Roma, iniziato lo sgombero Area F del campo rom di Castel Romano
Iniziato stamattina sgombero Area F del campo rom di Castel Romano. Lo scrive su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi
Iniziato stamattina 25 marzo lo sgombero Area F del campo rom di Castel Romano. Lo scrive su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Un altro passo in avanti per il superamento e la chiusura dei campi a Roma. Già chiusi Camping River, Foro Italico e Schiavonetti. A buon punto per Barbuta e Monachina, liberati del 70 per cento rispetto al 2017″.
Gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, diretti dal dott. Stefano Napoli, stanno provvedendo con l’identificazione e l’allontanamento delle persone presenti ancora all’interno dell’area oggetto di sgombero. Una trentina le persone trovate all’interno dei moduli, tra cui anche minori, che progressivamente sono accolti dal personale della sala operativa sociale per l’avvio delle procedure legate alle esigenze alloggiative. Sul posto anche personale della polizia di Stato e dei carabinieri.
Pochi mesi fa il campo rom di Castel Romano presentava al suo interno anche un focolaio di Covid-19, come comunicato dalla Polizia Locale di Roma Capitale.
Sgombero Castel Romano, la replica della Corrotti (Lega)
“Dopo anni di annunci e soldi dei cittadini investiti in un piano Rom inefficace vediamo finalmente lo sgombero del campo rom di Castel Romano.
Un superamento del ‘Villaggio’ che arriva a pochi mesi dal voto ma che non servirà alla Raggi per salvare la faccia su una gestione fallimentare”. Così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio e responsabile regionale Lega Dipartimento Politiche sociali. “Ora le famiglie rom saranno sistemate in alloggi popolari a discapito delle migliaia di famiglie in attesa in graduatoria, grazie a una legge regionale voluta dal Pd e dal Movimento 5 stelle – spiega -. Con che coraggio, la sindaca, criticherà l’operato di Zingaretti in Regione Lazio e l’alleanza con il Pd del suo partito regionale se proprio grazie a essa è riuscita a raggiungere dopo cinque anni un minimo obiettivo nella risoluzione delle problematiche dei campi rom?”, conclude.