Roma invasa dalle cornacchie: sono pericolose, attaccano l’uomo
Un approfondimento sul tema dell’invasione delle cornacchie a Roma. I precedenti, i rischi e cosa sappiamo del fenomeno
A Roma evidentemente non ci sono solo cinghiali. E’ notizia di queste ore quella di un’altra specie animale che sta creando qualche grattacapo nella Capitale: le cornacchie.
I fatti
L’allarme era scattato su alcuni gruppi social, all’interno dei quali era stato segnalato che qualche esemplare di questa specie di volatile era stato avvistato a Roma, nel quartiere di Casal Bernocchi. Volano a gran velocità, planano e rendono difficoltoso il transito di alcuni pedoni. Sì, perché l’atteggiamento apparentemente aggressivo delle cornacchie suscita timore nei passanti che, intimoriti, devono cercare di scansarle, a volte con risultati anche pericolosi.
E’ stato per esempio il caso di due donne ferite alla testa e di un’altra, un’insegnante di una scuola elementare, che per evitare il passaggio di una cornacchia ha finito per perdere l’equilibrio, cadere, rompendosi un braccio.
Il tutto perché, segnalano, la donna stava cercando di monitorare una situazione piuttosto spiacevole, con gli animali che avevano più volte rischiato di finire addosso a dei piccoli alunni. “Ho chiamato la Lipu e mi hanno detto di girare con il cappuccio in testa e l’ombrello. Anche altre forze dell’ordine mi hanno risposto che non possono far nulla. Nessuno ci garantisce la rimozione dei nidi dagli alberi adiacenti alle scuole, dove le maestre sono costrette a tenere tutto il giorno le finestre chiuse” – ha dichiarato la donna.
E’ un animale pericoloso?
E’ opinione comune è che la cornacchia sia il prototipo ideale degli animali dannosi, soprattutto nei confronti di raccolti. Questo perché si tratta di una specie onnivora, che spesso raggiunge concentrazioni di individui molto elevate. Ecco perché può arrecare danni alle colture di un certo tipo.
Gli agricoltori, per questa ragione, non sono degli estimatori di questo uccello. Ai cacciatori, invece, la cornacchia crea una diversa tipologia di problema. Essa è infatti un noto predatore di fagiani e lepri, senza dimenticare alcuni nidiacei di altre specie selvatiche, specialmente di Passeriformi.
La cornacchia sfrutta risorse ambientali, come per esempio il cibo. Ecco dunque il motivo per il quale viene ritenuta una dannosa.
Fondamentale per altre specie
Analizzando però il comportamento della cornacchia da un altro punto di vista, legato all’ecologia e alla relazione, si comprende che essa ricopre un ruolo importante per altre specie. Questo perché i suoi voluminosi nidi, dopo l’abbandono, vengono molto sovente riutilizzati da altre specie.
Ci sono infatti rapaci, tra cui gufi, sparvieri e talvolta allocchi che, senza il supporto di nidi di cornacchia, vedrebbero ridurre drasticamente riproduzione, e di conseguenza diffusione, della specie. Ricordiamo che questi, svolgono un ruolo essenziale nel controllo naturale di alcune specie di insetti e roditori. Pertanto non sarebbe corretto considerare la cornacchia una specie dannosa. Se essa scomparisse, dovremmo fare i conti con altre problematiche di carattere ecologico.
Ecco perché non si parla solo di semplice utilità o dannosità. E’ più indicato parlare anche di una componente importante all’interno di un “equilibrio”. Perché una diminuzione di cornacchie implicherebbe aumento di roditori e insetti; un eccesso di esse porterebbe alla diminuzione della riproduzione di passeriformi, con danni alle coltivazioni. Si rende dunque necessario il raggiungimento di un compromesso.
Precedenti e motivazioni dell’aggressione
Del fenomeno, a Roma se ne era già parlato in passato. Ne sanno qualcosa i residenti dell’Eur. Purtroppo bisogna constatare che la convivenza con le cornacchie, in alcuni momenti, non è certamente facile. Soprattutto per quegli esemplari che ormai, in virtù di un contatto diretto con l’uomo, non lo temono. Esse sono una specie che può superare anche i 10 anni di vita. Perciò, a rendersi responsabili delle aggressioni potrebbero essere, più volte, gli stessi esemplari.
Queste avvengono soprattutto perché in questa stagione avviene lo svezzamento a terra dei loro piccoli che cercano di proteggere.
I consigli
Perché spaventano? Innanzitutto perché all’apparenza, le cornacchie appaiono molto più grandi di quello che sono. Il loro peso, infatti, non supera in media i 500 grammi. Ma il vederle passare spesso sopra il proprio capo spaurisce i passanti che si sentono intimiditi.
Ecco perché gli esperti suggeriscono sempre di prestare attenzione al loro verso, per spostarsi durante il loro passaggio. Se la vicinanza durante il transito è però obbligata, si suggerisce di cercare un riparo e di occultare loro la vista della nostra presenza attraverso l’utilizzo di un oggetto grande, per esempio di un ombrello. Così, non vedendoci, non tenteranno di allontanarci.
Si ricorda tuttavia, di evitare l’utilizzo di un ombrello nero. Questo potrebbe, sempre secondo gli addetti ai lavori, essere scambiato per un loro simile catturato. Il risultato dunque, sarebbe controproducente.