Roma: l’80% degli impianti sportivi comunali non è a norma
Il Presidente della Commissione Sport del Comune, Angelo Diario, lancia l’allarme: “Mancano documenti. Gli Uffici tecnici disertano la Commissione, fatto grave”
"Il 70-80% dei 162 impianti sportivi di Roma non è a norma: manca una serie di documenti, dai certificati di efficienza energetica ai collaudi, fino all'agibilità. Senza dimenticare che in molti casi sono strutture non accessibili, ad esempio per la presenza di barriere architettoniche. E la stessa situazione potrebbe riguardare gli oltre 400 centri sportivi municipali".
A dirlo è il presidente della commissione Sport del Comune di Roma, Angelo Diario, che questa mattina ha convocato gli uffici competenti per cercare di mettere mano "alla situazione di irregolarita'' pressoché totale degli impianti sportivi capitolini. L'intenzione di Diario è quella di avviare "un iter, che non credo sarà breve, per la messa a norma degli impianti. Gli uffici tecnici hanno proprio il compito di stilare una lista di certificazione che ogni struttura deve avere, oltre che aiutarci a pubblicare i bandi per gli eventuali lavori di adeguamento che serviranno".
Ma i rappresentanti degli uffici hanno disertato l'audizione senza giustificare la loro assenza. Si tratta, nello specifico, dei Dipartimento Sviluppo infrastrutture e Manutenzione urbana, Dipartimento Urbanistica, Direzione Edilizia, Direzione territorio, mobilita'' e urbanistica della Regione Lazio. Erano assenti anche i membri della Sovrintendenza capitolina e della Sovrintendenza Archeologica, ma avevano comunicato per tempo la loro impossibilità a partecipare. Unico presente, il rappresentante del Dipartimento Programmazione e attuazione urbanistica.
"Un fatto grave", ha commentato Diario, che ha deciso di inviare loro una lettera di richiamo per "aver bloccato i lavori e creato un danno alla commissione", insieme all''invito' "a recuperare riunendosi entro la prossima settimana, con il supporto e la presenza di un collaboratore della commissione Sport".