Roma, la città dove attraversare la strada è un rischio e in Italia 71 pedoni morti nel 2025
Un dato inquietante riguarda gli investimenti sulle strisce pedonali: 38 pedoni sono stati uccisi mentre attraversavano la strada sulle zebre
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Ogni giorno, in Italia, più di un pedone perde la vita sulle strade. È una strage silenziosa, che si consuma tra le strisce pedonali, i marciapiedi e gli attraversamenti urbani, e che da anni non accenna a fermarsi. I dati dell’Osservatorio Pedoni Asaps – Sapidata parlano chiaro: 71 pedoni morti dall’inizio dell’anno, con un trend in crescita rispetto al 2024.
I numeri della tragedia: gennaio nero per i pedoni
Nel solo mese di gennaio 2025, i decessi sono stati 43, un numero drammatico se confrontato con lo stesso periodo del 2024, quando le vittime furono 31. A febbraio, finora, si contano 28 decessi, e la tendenza non sembra arrestarsi.
Tra le regioni più colpite troviamo:
- Lombardia: 15 morti, la più pericolosa per i pedoni.
- Lazio: 10 morti, di cui 5 a Roma.
- Emilia-Romagna e Veneto: 6 vittime ciascuna.
- Toscana, Piemonte e Campania: 5 vittime ciascuna.
Secondo i dati ISTAT, nel 2023 i pedoni morti sulle strade italiane furono 485; la stima preliminare Asaps per il 2024 è di 475 vittime. Se il 2025 proseguirà su questa media, il bilancio potrebbe essere ancora più tragico.
Attraversamenti mortali: il dramma sulle strisce pedonali
Un dato inquietante riguarda gli investimenti sulle strisce pedonali: 38 pedoni sono stati uccisi mentre attraversavano la strada sulle zebre. In teoria, dovrebbero essere il luogo più sicuro per chi cammina, ma troppo spesso si trasformano in zone di morte, dove la distrazione, la velocità e l’imprudenza dei conducenti si combinano con la scarsa visibilità e la mancanza di dissuasori efficaci.
Uno dei casi più sconvolgenti dell’ultima settimana è quello di una bambina di 10 anni uccisa a Creazzo, nel Vicentino, mentre camminava sul marciapiede, investita da un automobilista ubriaco. Un episodio che riporta l’attenzione sulla pericolosità della guida in stato di ebbrezza e sulla necessità di controlli più severi.
Roma, la città dove attraversare la strada è un rischio
Con 5 morti dall’inizio dell’anno, Roma si conferma una delle città più pericolose d’Italia per i pedoni. Il problema non è solo il traffico caotico, ma anche una cultura della guida spesso improntata alla prepotenza e alla scarsa attenzione per i più deboli.
Le aree più critiche per i pedoni nella Capitale includono:
Via Nomentana e Corso Francia – Strade larghe e trafficate, con attraversamenti spesso pericolosi.
Via Tuscolana e via Casilina – Zone con alta densità di pedoni e pochi dispositivi per rallentare il traffico.
Piazza Venezia e Via del Corso – Centro storico, attraversato ogni giorno da migliaia di turisti e lavoratori.
Tor Bella Monaca e periferie est – Aree spesso prive di attraversamenti ben segnalati, con alta velocità delle auto.
Perché i pedoni muoiono? Le cause degli incidenti
Le dinamiche che portano alla morte dei pedoni sono sempre le stesse. In città, l’alta velocità, la distrazione e la mancanza di rispetto delle precedenze sono i principali fattori di rischio.
I 4 principali responsabili degli investimenti mortali:
- Alta velocità nelle aree urbane: molti automobilisti non rallentano in prossimità degli attraversamenti pedonali.
- Distrazione al volante: l’uso degli smartphone è una delle cause più frequenti degli incidenti.
- Guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe: un problema ancora troppo diffuso, spesso con conseguenze tragiche.
- Scarsa illuminazione e segnaletica insufficiente: molti attraversamenti non sono adeguatamente segnalati o illuminati, rendendo difficile per gli automobilisti vedere i pedoni.
Cosa si può fare? Le soluzioni per fermare la strage
Per ridurre il numero di morti tra i pedoni, servono interventi immediati e strutturali. Alcune possibili soluzioni: autovelox e dossi rallentatori vicino agli attraversamenti pedonali; potenziamento della segnaletica luminosa e dell’illuminazione nelle zone critiche; telecamere per punire chi non si ferma alle strisce; maggiori controlli su chi guida sotto effetto di alcol e droga; campagne di educazione stradale per sensibilizzare automobilisti e pedoni.
Pedoni, vittime invisibili
La sicurezza stradale in Italia non può più essere ignorata. Ogni numero in queste statistiche rappresenta una vita spezzata, una famiglia distrutta, una tragedia evitabile. Roma e l’Italia devono prendere esempio dai Paesi del Nord Europa, dove la sicurezza stradale è una priorità e dove attraversare la strada non è una sfida alla sopravvivenza. Il diritto di camminare in sicurezza non può essere un lusso: è una necessità.