Roma, l’assedio dei venditori abusivi e i cantieri per il Giubileo: il centro trasformato in suk
Mentre Roma si prepara a celebrare il Giubileo, i suoi cittadini si trovano a navigare un presente complicato e invivibile
Nel cuore pulsante della nostra capitale, con l’arrivo della buona stagione, le storiche vie si stanno trasformando ogni giorno di più in un caotico mercato all’aperto. L’assalto dei venditori ambulanti abusivi ha raggiunto livelli preoccupanti, complicando la vita di residenti e commercianti e alterando l’immagine stessa del centro città, ormai paragonabile a un suk.
I venditori abusivi e i lavori per il Giubileo
La situazione è particolarmente critica in alcune delle strade più frequentate, dove il flusso continuo di turisti attira un numero sempre maggiore di venditori illegali. Questi commercianti improvvisati offrono di tutto, da souvenir di dubbia autenticità a occhiali da sole e accessori, spesso di provenienza incerta e di qualità molto bassa. La merce viene esposta in modo invadente sui marciapiedi, riducendo lo spazio per i pedoni e creando situazioni di potenziale pericolo.
I residenti esprimono frustrazione e rabbia: “È diventato impossibile camminare per le strade senza essere assillati da questi venditori che ti accostano ad ogni passo”, lamenta una signora anziana, residente nel quartiere Prati da oltre trent’anni. “Non parliamo poi della sporcizia che lasciano a fine giornata; è una situazione indecente”.
Anche i commercianti locali subiscono le conseguenze di questa invasione. “Paghiamo tasse e affitti esorbitanti per poter lavorare qui, e i venditori abusivi, senza alcun costo fisso, ci fanno una concorrenza sleale”, sottolinea il proprietario di una libreria, vicino Campo de’ Fiori, visibilmente amareggiato.
La Polizia controlla ma non è facile dissuadere gli abusivi
Le autorità sembrano impotenti di fronte a questa ondata. Nonostante le numerose operazioni di controllo e i tentativi di regolamentazione, i venditori abusivi sono spesso in grado di eludere le maglie della legge, scomparendo all’arrivo degli agenti e riapparendo poco dopo. La polizia locale ammette le difficoltà: “Gli interventi sono quotidiani ma la situazione è complessa. La mobilità e la rapidità con cui si muovono questi gruppi rende difficile ogni azione di contrasto prolungato”, afferma un portavoce delle forze dell’ordine.
Parallelamente, i preparativi per il Giubileo hanno dato il via a una serie di lavori di ristrutturazione e ammodernamento delle infrastrutture. Strade e piazze storiche sono ora costellate di cantieri aperti, con ruspe e segnaletiche che contribuiscono ulteriormente al caos visivo e sonoro. Questi interventi, sebbene necessari per accogliere adeguatamente l’imminente ondata di pellegrini e visitatori, attualmente paralizzano la città, complicando notevolmente la mobilità già difficoltosa.
“I lavori erano inevitabili, ma la loro gestione lascia molto a desiderare,” commenta un commerciante locale, il cui negozio affaccia su una delle vie più colpite. “Tra le bancarelle e i cantieri, i clienti faticano a raggiungerci e molti hanno smesso di venire”.
Roma: “Vivere al centro è diventato un incubo”
I residenti sono esasperati. “Vivere qui è diventato un incubo. Ogni giorno è una lotta per navigare tra ostacoli e intralci”, si lamenta una giovane madre mentre cerca di spingere il passeggino lungo un marciapiede ingombro. La situazione di stallo è palpabile e il disagio cresce.
Le autorità, pur consapevoli delle difficoltà, sembrano lottare su due fronti con risorse limitate. La polizia fa quel che può per regolare i venditori abusivi, ma i loro sforzi sono spesso vani di fronte alla flessibilità e alla rapidità con cui questi si muovono. Parallelamente, gli enti responsabili dei lavori pubblici cercano di accelerare i tempi, ma le complessità logistiche e le necessità di conservazione dei siti storici impongono un ritmo più lento di quanto sperato.
In questo contesto, il dibattito pubblico si accende su come bilanciare la necessità di prepararsi per un evento di portata internazionale come il Giubileo con il diritto dei cittadini a una vita quotidiana dignitosa. “È necessario un piano ben strutturato che preveda misure temporanee di alleviamento del disagio per i residenti”, suggerisce un esperto di urbanistica.
Mentre Roma si prepara a celebrare uno degli eventi più significativi della sua recente storia religiosa e culturale, i suoi cittadini si trovano a navigare un presente complicato, sperando in soluzioni che possano ristabilire l’equilibrio tra il bisogno di modernizzazione e la conservazione della qualità della vita urbana.