Roma-Lido e Roma-Viterbo: nuovi treni in arrivo, ma resta alta la tensione operativa
Nuovi treni più moderni e comodi per la Roma-Lido e la Roma-Viterbo. Ma senza depositi adeguati e con disservizi ancora frequenti

Chi viaggia ogni giorno su Roma-Lido e Roma-Viterbo conosce molto bene le difficoltà quotidiane: ci sono ritardi, cancellazioni di corse, convogli vecchi, sulla Roma-Lido oltre vent’anni, sulla Roma-Viterbo anche di più.
Le due linee ferroviarie regionali, sono fondamentali per collegare i territori esterni con il centro città, ma da anni soffrono per carenze strutturali e gestionali.
Ma oggi, dopo molte promesse, qualcosa si muove: stanno per arrivare nuovi treni realizzati da Titagarh Firema, destinati a migliorare, forse non solo sulla carta, la qualità e l’efficienza generale del servizio.
Il nuovo cronoprogramma di consegna è stato predisposto dopo la verifica delle fideiussioni bancarie presentate dall’azienda, passaggio indispensabile per sbloccare i contratti e pianificare le prime forniture.
Non è ancora definito nei dettagli, e, almeno per il momento bisogna restare prudenti, ma i tempi cominciano a delinearsi: i primi due treni “testa di serie”, uno per ciascuna linea, dovrebbero arrivare tra agosto e settembre 2025, seguiti da consegne regolari ogni venti giorni, al netto di eventuali ritardi a cui noi romani siamo ormai abituati.
Treni moderni, ma sistemi ancora vecchi
La differenza tecnica tra i Firema e i convogli attuali è enorme. I nuovi treni rappresentano una generazione di tecnologia avanti, forse di più: sono più sicuri, silenziosi, accessibili e con sistemi di bordo aggiornati. Basti pensare che i treni oggi in servizio sulla Roma-Lido risalgono in parte ai primi anni 2000, mentre quelli della Roma-Viterbo sono in molti casi ancora più datati.
Il salto di qualità, dunque, potrebbe essere notevole, ma si scontra con un problema non secondario: l’infrastruttura che dovrà ospitarli è la stessa di sempre, e in alcuni casi è a malapena sufficiente per i treni attuali, almeno per quanto riguarda la Roma-Viterbo, perché sulla Metromare sono in corso da anni lavori di adeguamento dei binari e della linea elettrica.
Per questo, il rischio è che i nuovi convogli viaggino con prestazioni ridotte, nonostante le loro potenzialità.
Il nodo dei depositi: Magliana al limite
Uno dei punti più delicati riguarda la logistica della manutenzione. La Roma-Lido, oggi, condivide il deposito di Magliana Nuova con la linea B della metropolitana, questo impianto è vicino alla saturazione, anche perché a breve arriveranno i 36 nuovi treni della Metro B, tanto che si sta pianificando la dismissione dei treni più vecchi della metro B, risalenti agli anni ’90, per fare spazio ai nuovi arrivi.
È evidente che, senza un deposito dedicato alla Roma-Lido, la gestione dei nuovi treni sarà complicata, la costruzione di questa struttura è prevista nel piano industriale Cotral, ma la realizzazione della nuova struttura è prevista a metà del prossimo anno.
Roma-Viterbo: arrivano i treni, ma partono i cantieri
Sull’altra linea interessata, la Roma-Viterbo, la situazione è più complessa, perché anche su questa si attende l’arrivo dei convogli Firema, ma, così come sulla Roma-Lido, da giugno, in concomitanza con la chiusura delle scuole, partiranno lavori di ristrutturazione dell’infrastruttura, almeno nella parte extraurbana.
Si tratta di interventi che costringeranno la chiusura al servizio la tratta Vignanello-Viterbo fino a settembre, opere necessarie, così come quelle che si stanno portando avanti sulla Roma-Lido, che dovrebbero migliorare l’efficienza della linea, ma, rispetto alla linea che porta al mare di Ostia, si è in ritardo.
L’inizio dei cantieri è un passo avanti, necessario per accogliere i nuovi treni e permettere ai nuovi materiali di poter esprimere al meglio il suo potenziale, in caso contrario si creerebbe un doppio livello di complessità: da un lato la messa in servizio dei nuovi convogli, dall’altro l’adeguamento dei binari e delle strutture.
Il lavoro in corso sui treni esistenti
In parallelo, prosegue il lavoro di revisione straordinaria dei treni già esistenti. Nei giorni scorsi è tornato in servizio un altro MA200 revisionato, portando a sette il numero di convogli rigenerati sulla Roma-Lido, il piano prevede il recupero di ulteriori treni CAF e MA200, per garantire una flotta complessiva in grado di sostenere una frequenza di almeno 15 minuti.
Tuttavia, anche in questo caso, manca un calendario ufficiale pubblico e gran parte delle informazioni provengono da osservazioni sul campo, o meglio il calendario ufficiale è in notevole ritardo e ci si basa su quanto accade sulla linea giorno per giorno.
Il vero cambiamento è sistemico
L’arrivo dei treni Firema è una notizia positiva, ma da sola non basta, perché, senza un miglioramento parallelo delle infrastrutture, dei depositi e della gestione operativa, i nuovi convogli rischiano di non esprimere il loro pieno potenziale.
Le due linee regionali hanno bisogno di molto più che mezzi nuovi: serve una visione a lungo termine, che Cotral e Astral al momento sembrano avere, ma servono ulteriori investimenti strutturali e, soprattutto, una comunicazione trasparente con l’utenza, punto sul quale utenti e Comitati dei Pendolari lamentano molte pecche.
Solo così il trasporto pubblico su ferro potrà diventare finalmente una scelta competitiva, anziché un ripiego.
Per seguire da vicino l’evoluzione di queste vicende e scoprire il dietro le quinte del trasporto pubblico romano, visita Odissea Quotidiana, il blog che racconta ogni giorno ciò che succede su rotaie e non solo.
Andrea Castano – Odissea Quotidiana