Roma-Londra, scontro sull’uso dell’acqua nel Paese in cui è privatizzata
In Inghilterra e Galles l’acqua è stata privatizzata completamente nel 1989 da Margaret Thatcher e le compagnie dell’acqua oggi sono tutte private
Quando ancora vivevo nella mia vecchia amata Trastevere, mille anni fa ormai – un'epoca in cui le borse scippate "ritornavano" a casa con le scuse se conoscevi il ladro che aveva scippato tua madre per sbaglio, nelle torride notti d'estate mi addormentavo ormai all'alba insieme al gocciolio del nasone di Via Garibaldi. Il suono dolce e timido dell'acqua della fontanella rappresentava un sollievo dall'afa asfissiante di luglio ed agosto: quella era la mia sinfonia notturna – e dire che abitavo al terzo piano sotto al Gianicolo.
Oggi torno a Roma a trovare i miei ogni tanto, il mondo è cambiato, il nasone di Via Garibaldi non c'è più – l'acqua chiusa, la sinfonia notturna è stata sostituita da schiamazzi e cori di ubriachi che corrono a insultarsi lungo un tappeto regale di vetri rotti. Una buia notte d'inverno quel "mio nasone" è stato sventrato da terra e miseramente svenduto a chilate di ghisa in qualche smorzo di periferia. Triste fine, come quella che oggi starebbe toccando agli altri nasoni della Città Eterna, "colpevoli" di sprecare cubature d'acqua, i loro beccucci tappati per non peggiorare la crisi idrica che sta colpendo Roma. La vergogna che si arrivi a razionare l'acqua a Roma? L'acqua che a Roma è sempre stata un fiore all'occhiello. Si dice che… "a Roma se so magnati tutto…" Beh …"se so' bevuti pure l'acqua…". Roba da non crederci. O forse no, questo è solo l'ennesimo copione di una serie di film già visti (leggi ATAC, AMA, ACEA…)
Roma tradita. Mentre l'ACEA finisce intrappolata tra le grinfie dei soliti palazzinari. Sindaci e Presidenti di Regione che si rimbalzano le responsabilità, come sempre accade in Italia, dove e' colpa di tutti e alla fine di nessuno o del solito capro espiatorio. Qui in Inghilterra – dove vivo da anni – l'acqua non manca di certo, ma a berla non ci penserei mai. Fa schifo anche a farla scorrere, decantare e colorare col vino. Acqua più cara del vino, come e' giusto che sia, provate a stare senz'acua o senza vino per una giornata …e qui il vino costa un occhio della testa. Di nasoni nemmeno l'ombra, fontane poche, l'architettura se ne frega, e comunque sia se gli Inglesi avessero sete piuttosto che bere acqua andrebbero a farsi una pinta al pub. Il discorso vale dai 9 anni in su!
In Inghilterra e Galles l'acqua è stata privatizzata completamente nel 1989 da Margaret Thatcher, lei la sola, l'originale ed inimitabile unica dama di ferro – diffidate dalle imitazioni, Theresa May ne è una solo una misera brutta copia, ma di questo ne parliamo un'altra volta. Le compagnie dell'acqua qui oggi sono tutte private. Chi è fortunato e ha una casa "storica" e paga il fisso come me, circa 35 Euro al mese, può usare tutta l'acqua che vuole. Chi ha un'abitazione moderna invece ha il contatore d'acqua per legge e sono guai seri. L'acqua qui non si spreca, non ho mai visto una perdita in strada in 10 anni. Sarà che te la fanno pagare a peso d'oro (il che mi fa parecchio arrabbiare considerando la pioggia che cade). Nel Wiltshire, dove vivo, un'ora di treno da Londra, la zona è servita da Wessex Water (a sua volta di proprietà di una Società della Malesia…questa si' che è globalizzazione…) Dal 1989 ad oggi le perdite sono calate dal 27% al 15%. Ottimo direte voi, hmmm non sono tutte rose e fiori, gli Inglesi vorrebbero più investimenti e ancora meno sprechi e nel Manifesto elettorale 2017 dei Laburisti il leader Corbyn auspicherebbe una re-nazionalizzazione dell'acqua. Ma il costo sarebbe improponibile per lo Stato: oltre 70 Miliardi di Euro al cambio attuale. In effetti coi profitti che fanno, le compagnie regalano bonus milionari ai Direttori Generali della Malesia…
E allora? Allora vi dico, non esiste il mondo perfetto! Ma posso garantirvi una cosa, Roma senza nasoni sarebbe un po' come l'Inghilterra senza la pioggia estiva. Perderebbe di fascino eterno. Male che vada, fatevi un bel bicchiere di vino, la birra gonfia!