Roma-Ludogorets 3-1: Zaniolo e Pellegrini, giallorossi ai playoff di Europa League
Nel secondo tempo la squadra di Mourinho ribalta i bulgari e si qualifica: affronterà una terza proveniente dalla Champions
Roma-Ludogorets, primo “spareggio” stagionale, consegna a Mourinho il primo obiettivo minimo di quest’anno, il superamento del girone di Europa League.
Roma-Ludogorets: la cronaca del primo tempo
In un Olimpico bollente Mourinho, per questa sfida da “dentro o fuori”, schiera una formazione leggermente rimaneggiata. Assenti in campo Mancini (squalificato), Cristante (finora sempre titolare) e Zaniolo (disponibile dopo l’accorciamento della squalifica ottenuto in ricorso ma non al meglio). In difesa Ibanez spostato sul centrodestra con Vina sul centrosinistra. Quinto di centrocampo a sinistra El Shaarawy titolare con in mezzo Matic e Camara, davanti le due punte Belotti e Abraham assistite da Pellegrini.
Il piano tattico rispecchia le attese: la squadra bulgara, con a disposizione due risultati su tre, si chiude in fase di non possesso puntando su veloci ripartenze. L’atteggiamento, seppur prevedibile, è il peggiore per la squadra di Mourinho che infatti ha il 56% di possesso ma crea poche occasioni pericolose (10 tiri di cui uno solo in porta).
Tirando le somme, nel primo tempo la Roma risulta sterile e sono più nitide le occasioni che il Ludogorets si procura giocando di rimessa. Non a caso al 41′ vanno avanti gli ospiti con Rick che approfitta degli spazi lasciati per percorrere 30 metri palla al piede e scagliare un destro dal limite su cui Rui Patricio non può arrivare.
Nel ripresa partita ribaltata
Dopo l’intervallo, Roma-Ludogorets cambia faccia come fa Mourinho con la sua squadra. Dentro Cristante, Volpato e Zaniolo per Karsdorp, Camara e Belotti. Solo nei primi 48 secondi i giallorossi sono più pericolosi che nei primi 45 minuti, creando tre occasioni in fila. La ripartenza a difesa scoperta, Zaniolo ci prova ma viene murato, poi Padt para due volte su El Shaarawy.
È sintomo di un diverso atteggiamento dei giallorossi. Volpato dal limite e Smalling di testa sono tiri smorzati. Dopo 10 minuti di completo assedio la Roma pareggia. Palla in mezzo, Abraham di sponda per Zaniolo che anticipa Cicinho che lo stende: calcio di rigore trasformato da Pellegrini che spiazza Padt. Sull’onda del gol e di uno stadio bollente continua a premere sull’acceleratore, consapevole che è il momento più favorevole della partita. Zaniolo servito in area da Matic calcia, para Padt.
All’ora di gioco Zalewski per Matic ma poco dopo la Roma passa con lo stesso “schema”. Ancora Zaniolo (stavolta lanciato nello spazio), ancora messo giù, ancora rigore. Pellegrini cambia angolo ma non la sostanza, a metà ripresa partita ribaltata.
Al 76’ però arriva un’altra doccia gelata all’Olimpico: su un tiro deviato, Nonato appoggia in rete. Il pareggio viene annullato dopo un on field review, con Rick che a inizio azione sbraccia troppo nei confronti di Ibanez colpendolo al volto. All’85’ si chiude la partita con il mattatore Zaniolo, che supera due avversari in accelerazione e di punta infila Padt. L’ultima nota è Verdon che viene espulso a poco dal 90’ “calpestando” il volto di Zalewski a terra. Al triplice fischio l’Olimpico può esultare: con più fatica del previsto, la Roma archivia il girone europeo con il secondo posto e il playoff da affrontare contro una terza proveniente dalla Champions.