Roma. Lunedì 14 Ottobre, sciopero lavoratori Conad ex Auchan a Montecitorio
Occupazione, Salario, Contratto e Articolo 18: Conad fa scena muta. Lo sciopero arriva dopo che è saltato l’accordo ex Auchan
Il 30 Settembre scorso i sindacati si sono rifiutati di firmare l’accordo quadro proposto da Conad per gli ex impianti Auchan e Simply Sma. Supermercati e ipermercati acquisiti quest’anno con la cessione della multinazionale francese Auchan dal comparto italiano. Il mancato accordo costringerà le parti a rivolgersi al Ministero dello Sviluppo Economico. Dunque sarà il governo a fare da arbitro questa seconda fase del confronto tra azienda e sindacati, confronto che si preannuncia molto complicato e difficile. C’è rabbia tra i lavoratori che hanno effettuato assemblee all’interno dei propri punti vendita, per concretizzare anche uno sciopero.
Molti i commenti sui social dove regna un trambusto generale, i dipendenti dichiarano che Conad ci ha messo subito uno contro gli altri, quando ha annunciato la decisione di prendere subito alle sue dirette dipendenze solo parte degli ipermercati e supermercati italiani, quelli che reputano più efficienti, competitivi e finanziariamente "sani". Mente gli altri i "cattivi" finiranno in mano a cooperative con grandi rischi occupazionali, salariali e contrattuali che si possono intuire facilmente da un comportamento tutto sbagliato, il mantenimento dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, che tutela i dipendenti dal licenziamento senza giusta causa, ne dalle reali intenzioni occupazionali su ogni singolo ipermercato e supermercato. Oltre alla non chiarezza sul rispetto della contrattazione nazionale e degli istituti del contratto, ne sulle prospettive industriali e sulla concretezza dei piani di sviluppo.
Conad ha chiesto solo la firma di un accordo quadro che va esclusivamente verso la deroga al contratto nazionale e alla contrattazione collettiva alla mano libera per "il padrone". Questo i sindacati non hanno voluto assolutamente consentirlo, perché a questo punto si vuole pensare che Conad voglia frantumare il comparto acquisito da Auchan per frantumare anche i diritti e ridimensionare l’occupazione. Se è questo che vogliono fare troveranno sicuramente pane per i loro denti” ci sarà mobilitazione sindacale. I timori più grandi si stanno impadronendo in tutti i lavoratori soprattutto quelli dislocati in supermercati e ipermercati in cui il giro di affari legato alla capacità d’acquisto dei prodotti si è drasticamente ridotta negli ultimi anni.
Senza dimenticare che Conad ha mostrato sul tavolo di confronto dati, numeri e grafici completamente incomprensibili, dando l’impressione di imbrogliare le carte per mettere con le spalle al muro quando metteranno in cassa integrazione, licenzieranno e chiuderanno i negozi. E quando magari lo faranno dopo che avranno pure “girato” o rivenduto i vari negozi più deboli, rispetto a quelli già selezionati per il salvataggio, a qualche pseudo imprenditore-prenditore locale maestro dello sfruttamento delle maestranze, costringendo le maestranze ad orari incomprensibili e giornate lavorative frantumate in più ore, togliendo ai lavoratori una dignità lavorativa e rapporti sociali e famigliari.
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