Roma, Madia: contrapporre città ordinaria a straordinaria, grande abbaglio Raggi
La ex ministra non ha risparmiato diverse stoccate alla attuale sindaca Virginia Raggi
La deputata del Pd Marianna Madia, nel corso di un incontro organizzato dalla Cgil, si è espressa sull’Amministrazione Raggi di Roma Capitale.
La macchina amministrativa di Roma Capitale
“La motivazione è tutto per fare funzionare la macchina amministrativa del Comune di Roma ma è fondamentale che la meta del viaggio di questa macchina sia condivisa.
La questione ineludibile per Roma è come farla tornare una grande capitale europea e mondiale, dopo un declino di oltre 10 anni che ha portato con sé il progressivo deterioramento della macchina amministrativa”.
Madia su Virginia Raggi, su Roma Capitale
Ha le idee chiare sul futuro della Capitale Marianna Madia. La deputata Pd le ha esternate nel corso di una iniziativa della Cgil di Roma e Lazio sulla macchina amministrativa di Roma. La ex ministra non ha risparmiato diverse stoccate alla attuale sindaca grillina, Virginia Raggi.
“L’impronta della Giunta Raggi è il segno che dobbiamo superare per motivarci, avere la meta giusta e fare insieme il viaggio giusto,” ha detto.
“Il grande abbaglio della Raggi”
“Mi ha colpito molto la scelta strategica per cui molto più spesso la sindaca ha voluto enfatizzare il no alle Olimpiadi e le foto accanto a un muretto sistemato o a un marciapiede pulito, cioè l’idea strategica che si dovesse contrapporre la Roma ordinaria a quella straordinaria, con l’obiettivo di una Roma minima.
Questo è un abbaglio gigantesco. Roma per storia e dimensioni necessita di mobilitare risorse, ha bisogno di una missione alta, di competere con le grandi città globali”, continua Madia.
“Italia non può permettersi una Capitale minima e decadente”
Questa “è un’esigenza anche dell’Italia, che non può permettersi una capitale minima e decadente – ha sottolineato la deputata dem – Ha bisogno invece di una grande capitale che competa con le grandi città del mondo.
Quindi occorre ridare una dimensione strategica ai grandi investimenti urbani, alle grandi opere infrastrutturali per connettere la città, ai grandi interventi di recupero urbano, ai luoghi dell’innovazione e della cultura, alla mobilitazione di investimenti internazionali come volano di investimenti locali.
Tutto questo va fatto con un’idea evolutiva di cosa sia una grande capitale oggi. Non è più segno del tempo immaginare e progettare un centro e delle periferie ma si deve sempre più immaginare una città orizzontale e in questa dimensione evolutiva Roma possa ridiventare una grande città del mondo”. (Mtr/Dire)