Roma. Canile Muratella, ennesimo caso di mala gestione: meticcio di Pitbull sfiora la morte per colpo di calore
Maltrattamenti, superficialità, disattenzione, ore di agonia per un cucciolo con un colpo di calore
Episodi di gravissima mala gestione al canile Muratella di Roma e gravi maltrattamenti su animali. La denuncia parte dalla Lega Nazionale Difesa del Cane. “Quanto accaduto a King, un giovane meticcio che ha sfiorato la morte per un colpo di calore è inammissibile. E’ stato trasportato, dalla clinica dove era ricoverato per un precedente malore, al canile di Muratella in pieno pomeriggio in un furgone senza aria condizionata, è inconcepibile.
Ore di agonia per il cucciolo di pitbull, sordo dalla nascita, che poi gli operatori hanno riportato in clinica sullo stesso mezzo inadeguato per ricevere altre cure, è un fatto incredibile. E ancora più incredibile è il palleggio di responsabilità messo in campo dai responsabili della struttura e della ditta incaricata del trasporto degli animali”.
Emanuela Bignami, referente per il Lazio di LNDC (Lega Nazionale per la Difesa del Cane), commenta lo spiacevole episodio a RomaIt.
“L’ennesimo fatto accaduto al canile Muratella riguardo King rispecchia la situazione attuale della struttura; ma in tutto questo la cosa più grave è che nonostante sia venuto sul posto il funzionario del Comune di Roma, che dovrebbe controllare e verificare e che per fortuna è stato fermato dalla veterinaria della Asl, non è accaduta l’ennesima morte.
Il funzionario attuale dell’ufficio capitolino che gestisce gli animali avrebbe fatto ripartire il cane dopo il colpo di calore con lo stesso mezzo senza l’areazione, perché a suo dire funzionava, tutto ciò è stato evitato grazie alla veterinaria della Asl che ha soccorso il cane, ha effettuato il primo soccorso. Quando King è giunto alla Muratella era quasi privo di sensi, e se non fosse stato per l’intervento della veterinaria ci sarebbe stato un altro ospite della struttura deceduto sulle spalle di questa amministrazione e sulla coscienza di tutti.
Noi chiediamo che la situazione cambi, continueremo a fare denunce, a rivolgerci alla Procura, a gridare ciò che sta accadendo, a dare voce a chi non ne ha. Purtroppo la magistratura ha dei tempi lunghi, e siamo stufi di contare le vittime. Vogliamo che la tutela e il benessere animale torni di nuovo in primo piano. Roma è la Capitale d’Italia, e come tale deve comunque dare l’esempio anche riguardo gli animali.
Nonostante quello che è accaduto non è stato interrotto, da quel che so, con l’azienda Liasa il contratto, idem il medico veterinario nonostante l’urgenza non è andato al canile, perché King è stato soccorso dalla veterinaria della Asl, sia sabato che domenica, e il funzionario del comune di Roma avrebbe fatto ritornare il cane presso la clinica dopo il colpo di calore con lo stesso mezzo senza l’impianto di areazione, e così non si può andare avanti, questa amministrazione non sta facendo nulla”. Così Emanuela Bignami della LNDC.
“Non sono bastati i gravissimi problemi registrati nei canili negli ultimi mesi. Gli animali continuano a rischiare la vita in un pantano di indifferenza, crudeltà e pressapochismo che deve finire, e subito”. Lo dichiara in una nota il consigliere capitolino della Lega Fabrizio Santori, che raccoglie la denuncia di LNDC Animal Protection e ribadisce il fermo impegno per migliorare le condizioni delle strutture capitoline dedicate agli animali e in particolare sulla questione del trasporto di animali.
“Continuano le manifestazioni di protesta e le denunce delle associazioni, la Lega ha già presentato un’interrogazione urgente al Sindaco sul caso recente di Rocky, morto, come da cartella clinica, nella colpevole indifferenza del Campidoglio anche in questo settore. Ma non molliamo: vogliamo trasparenza su tutta la questione”, così il consigliere della Lega.
Immagine di Archivio non legata ai fatti descritti