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Roma, mancano i lavoratori in Ama: tassi di assenteismo del 17%

Per l’8,3% dei casi la principale causa di assenteismo è la malattia, mentre le altre voci fanno capo alla legge 104 e ad assenze ingiustificate

Camion dei rifiuti Ama a vasca ribaltabile

Mezzo Ama a vasca, detto "Costipatore"

Una considerevole dose di assenteismo affligge l’Ama, municipalizzata dei trasporti che si occupa della gestione della raccolta dei rifiuti nella Capitale. La mancanza di lavoratori, oltre alla scarsità dei mezzi, influisce non marginalmente sugli annosi e delicati problemi di smaltimento dei rifiuti a Roma.

Il dato sull’assenteismo in Ama

L’indice di assenza su base oraria è stato reso pubblico sul sito della municipalizzata e attiene al primo trimestre del 2023. In questo periodo, come è stato riscontrato, il 16,6% delle ore di lavoro in Ama è andato completamente perso.

Tra le motivazioni e le cause più significative che spiegano il notevole tasso di assenteismo troviamo, pari all’8,3% dei casi, la malattia. Se la maternità o gli infortuni sul lavoro non fanno parte delle voci di assenteismo, un altro tassello importante è invece rappresentato dalla voce “altra assenze”. In questo raggruppamento fanno parte sia le assenze giustificate dalla legge 104 sia quelle immotivate.

La stretta sui controlli

La municipalizzata dei rifiuti della Capitale vuole vederci chiaro e, per questo, indagare su alcune assenze più frequenti e che si ripetono con una certa serialità. Parliamo di quelle del lunedì e del venerdì, diventate quasi tappa fissa per alcuni dipendenti di Ama.

Stesso discorso può essere fatto per le assenze ingiustificate e immotivate, sempre più frequenti tra i dipendenti. In tal senso Ama si era già attivata a partire dal mese di novembre 2022 licenziando circa una ventina di lavoratori.

Il complessivo sui dati

Sul dato complessivo, invece, i dati di questo 2023 fanno segnare un evidente miglioramento rispetto a quelli d’inizio 2022. Nel trimestre dello scorso anno, infatti, il tasso di assenteismo era pari al 18,6%. Le cause con la maggiore incidenza, anche in quel caso, erano da ricercare principalmente nella malattia mentre le altre assenze ammontavano al 5,5%.