Roma, metro B tra attese interminabili e banchine strapiene: è caos
Le lunghe attese, arrivate anche a 30 minuti, sono dovute alle revisioni fatte da Atac sui convogli causando scarsità di vagoni sulla linea
Le vicende della metro B di Roma potrebbero entrare di diritto all’interno di un racconto di Isac Asimov. Cambi di direzione, inganni di tempo e destinazioni, treni soppressi e fermate improvvisamente chiuse per lavori sulla linea. Ma non è finzione letteraria, è la realtà. I tempi di attesa si sono dilatati esponenzialmente, arrivando anche a 30, e le banchine sono sempre più stracolme di persone ad attendere. Il caos regna nella quotidianità capitolina, andiamo a scoprire perché.
Disagi nelle ore di punta e pochi convogli a disposizione
I disagi sono sempre più all’ordine del giorno per pendolari e cittadini romani che si recano a lavoro. Questa situazione si protrae da mesi ormai, con le banchine delle stazioni della metro B sempre più sovraffollate e sempre più scarne di convogli. Gli inconvenienti più frequenti si registrano soprattutto nelle ore di punta, ovvero mattina presto e pomeriggio, quando studenti e lavoratori affollano le fermate della Capitale.
Il rallentamento è dovuto al fatto che i vagoni sono in un numero ridotto in quanto, come specificato da Atac, sono sottoposti a revisione. L’azienda che si occupa della mobilità di Roma Capitale ha chiarito anche che i disagi sono temporanei e che termineranno una volta ultimate le revisioni. La realtà è che però le lungaggini durano ormai da molti mesi e la metro B, di fatto, sembra essere scomparsa.
Disagi anche sulle altre linee della metro
Se la metro B se la passa molto male, le altre linee reggono meglio ma anch’esse iniziano a registrare i primi problemi. Sulla linea B1, direzione Jonio, i tempi di attesa sono aumentati nell’ultimo periodo così come sulla linea C.
Per quanto riguarda la linea A, quella più turistica e che attraversa maggiormente le zone centrali della città, la situazione è lievemente migliore anche se non mancano i disagi. La mattina presto e il tardo pomeriggio sono i momenti della giornata più critici nei quali, cittadini e pendolari, la affollano per fare ritorno nelle proprie case. L’indignazione da parte dei viaggiatori è alle stelle e i social, con foto e video di denuncia, sono il terreno privilegiato per comunicare la rabbia nei confronti del servizio pubblico che pagano.