Roma Metropolitane. Lunedì 28 novembre 4 ore sciopero e presidio
L’Amministrazione Raggi,ha di fatto annunciato la chiusura della Società, senza fare parola della sorte dei lavoratori
La FILT-CGIL, la FIT-CISL Reti e la UIL Trasporti, su mandato dell'Assemblea dei Lavoratori di Roma Metropolitane, hanno indetto 4 ore di sciopero per il giorno 28 novembre, con manifestazione in Campidoglio a partire dalle ore 9.00, per denunciare il silenzio assoluto dell'Amministrazione Capitolina e dei vertici aziendali sulla sorte dei Lavoratori, che vivono una condizione di preoccupazione e angoscia a seguito dell'Assemblea Capitolina del 4 novembre in cui è stato di fatto annunciata la chiusura della Società.
Lo sciopero segue tre giorni di presidio dei Lavoratori sotto l'Assessorato alla Città in Movimento, mobilitazione a cui l'Assessora Linda Meleo ha risposto con affermazioni generiche e insoddisfacenti. In particolare i lavoratori denunciano che: 164 impiegati e quadri pagano oggi, con il rischio di perdere il lavoro, la perdurante mancanza di atti politico/amministrativi coerenti in merito ai rapporti contrattuali tra Roma Capitale e la sua società strumentale; tale assenza ha costruito le condizioni attuali di grave sofferenza finanziaria della Società; l'Amministrazione Raggi, lungi dall'assumere la dovuta iniziativa politica volta a risolvere finalmente la situazione, ha di fatto annunciato la chiusura della Società, senza fare parola della sorte dei lavoratori ma anzi sottoponendoli a un processo sommario senza diritto alla difesa, che ha leso non solo la professionalità ma anche la dignità delle persone; non si è fatta distinzione alcuna tra i responsabili delle scelte strategiche e chi ha svolto con dedizione e professionalità il proprio lavoro.
I lavoratori di Roma Metropolitane chiedono: certezza sulla continuità dell'occupazione, nel rispetto delle professionalità; di non disperdere il patrimonio pubblico di competenze qualificate che essi rappresentano, risorsa a disposizione dell'Amministrazione e della città per l'auspicato rilancio dello sviluppo delle reti di trasporto collettivo.