Roma mobilità dal 3 al 9 giugno. Tutte le notizie sul trasporto pubblico
La linea 309 è pronta a tornare sul vecchio percorso fino a viale XXI Aprile, dopo le polemiche da parte dei residenti di Colle Aniene
Dopo le polemiche dovute alla limitazione del percorso, la linea 309 tornerà a servire piazza Bologna. Decisivo l’intervento del IV Municipio.
La linea 309 è pronta a tornare sul vecchio percorso fino a viale XXI Aprile, dopo le polemiche da parte dei residenti di Colle Aniene, seguite alla limitazione del tragitto imposta lo scorso 27 maggio. La modifica, che prevedeva la fine del percorso alla stazione Tiburtina, ha causato il malcontento degli abitanti di Colle Aniene, privati dell’unico collegamento diretto con la metro B1.
La decisione è stata recentemente bocciata dal consiglio del IV Municipio, che ha approvato un atto che impegna il Presidente Massimiliano Umberti a chiedere di far ripristinare il vecchio percorso della linea 309.
“Prima che qualcuno si intesti la battaglia che questa maggioranza sta facendo per garantire un servizio molto utilizzato dai cittadini del IV Municipio, martedì ci sarà una riunione con l’Assessore per prendere la decisione definitiva sul 309, l’orientamento è quello di lasciare inalterata la linea. Vi aggiorno martedì al termine della riunione”, ha commentato con ottimismo il presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti.
L’istanza è ora al vaglio dell’assessore alla mobilità Eugenio Patané, il quale ha dichiarato che l’obiettivo è di ripristinare il capolinea in viale XXI Aprile, riportando così la linea al suo percorso originale e che questa deviazione era stata originariamente implementata a causa dei lavori in corso alla stazione Tiburtina.
La riunione decisiva con l’assessore è fissata, e c’è ottimismo sul ritorno al vecchio percorso e, se approvata, la linea 309 tornerà a servire piazza Bologna, garantendo nuovamente ai residenti di Colle Aniene il collegamento diretto con la metro B1, un servizio fondamentale per gli spostamenti sia all’intero quadrante, che con il resto della città.
Bike Box: il servizio debutta in altre 10 stazioni della metro
Nuovi bike box in altre 10 stazioni della metro di Roma, con un totale di 665 slot disponibili. Si prosegue con la realizzazione delle Bike Box nella metropolitana di Roma. Dopo il debutto nel 2023, il servizio dei cresce, aggiungendo 255 nuovi posteggi bici completamente protetti in 10 stazioni della metro.
Le nuove fermate sono Battistini, Giulio Agricola, Lucio Sestio, Porta Furba, Subaugusta, Conca d’Oro, Rebibbia, Teano, Malatesta e Torre Maura, portando il totale a 665 slot di parcheggio disponibili in 17 stazioni, che diventeranno 18 a luglio con l’apertura di Pigneto sulla linea C.
Il servizio, che consente di lasciare la propria bicicletta in sicurezza presso le stazioni della metropolitana, è attualmente gratuito per i possessori di Metrebus Card nominativa Roma o Lazio con un abbonamento mensile o annuale attivo. In futuro, il servizio sarà esteso anche agli utilizzatori occasionali del trasporto pubblico, a prezzi calmierati.
Nei bike box sono ammesse solo biciclette tradizionali e, per motivi di sicurezza, sono escluse biciclette elettriche, fat bike e monopattini.
Il parcheggio segue gli orari di apertura e chiusura delle stazioni della metropolitana e, in caso di chiusura dei cancelli, per qualsiasi motivo, non sarà possibile accedere all’area di parcheggio e ritirare la bicicletta.
Riapre il sottopasso di collegamento con la Stazione Ostiense
Riapre al pubblico il tunnel che collega la MetroMare, la Metro B e la stazione Ostiense, il sottopasso è ora completamente riqualificato e ammodernato. L’assessore Patané annuncia ulteriori miglioramenti nell’area.
Dopo un’attesa lunga quattro anni, finalmente il tunnel di collegamento tra la MetroMare, la Metro B e la stazione Ostiense riapre al pubblico. Chiuso nel 2020 a causa dei lavori di sostituzione dei tappeti mobili, il sottopasso è stato oggetto di un’importante opera di riqualificazione e ammodernamento. Questo intervento, parte dell’appalto di adeguamento degli impianti di traslazione della tratta Termini-Rebibbia della linea B, ha avuto l’obiettivo di rendere più agevole l’interscambio tra le tre infrastrutture ferroviarie, il nuovo collegamento è ora dotato di moderni sistemi di traslazione, illuminazione più efficiente e segnaletica chiara.
L’assessore ai Trasporti, Eugenio Patané, ha annunciato ulteriori interventi nell’area Ostiense. In particolare, ha sottolineato l’attenzione rivolta al parcheggio di piazzale dei Partigiani, una struttura capace di ospitare 430 posti auto davanti alla stazione ferroviaria, ma al momento operativa solo a livello superficiale con solo 80 posti disponibili. Sono già iniziati i lavori di adeguamento per il pieno utilizzo del parcheggio, con una previsione di completamento entro dicembre, giusto in tempo per l’apertura della Porta Santa.
Metro C: l’assemblea Capitolina approva la Mozione per una stazione a S. Pantaleo
In settimana l’Assemblea Capitolina ha approvato una mozione per spostare la fermata Chiesa Nuova a Piazza San Pantaleo. Il documento, a firma di Francesco Carpano (Azione), ha ottenuto il consenso unanime dei consiglieri e prevede il trasferimento della fermata per migliorare la centralità e l’attrattività.
La fermata Chiesa Nuova, inizialmente prevista nell’Ansa Barocca, sarà spostata a Piazza San Pantaleo, un luogo considerato più strategico, dato che in quella zona convergono numerose linee autobus, creando così un hub di trasporto pubblico più efficiente.
“Le metropolitane, come gli altri mezzi di trasporto, segnano la direzione dello sviluppo urbanistico e la qualità dell’abitare. Non si possono semplicemente cancellare delle fermate e pensare che l’obiettivo si consegua lo stesso,” ha dichiarato Carpano, evidenziando la necessità di un’infrastruttura ben modulata e pensata. La proposta di spostamento si pone quindi come un intervento per migliorare l’attrattività e l’efficienza della linea metro C.
Alla domanda se lo spostamento della fermata non rischi di allungare i tempi e aumentare i costi di realizzazione del progetto, Carpano ha risposto chiaramente: “No, per due ordini di motivi: uno tecnico e uno politico.”
Dal punto di vista tecnico, Roma Metropolitane ha ricevuto un parere positivo dall’ANAC che consente di affidare i lavori della tratta T1 allo stesso Contraente Generale senza dover rifare una gara, permettendo così di adeguare il progetto della T2 senza ritardi.
Dal punto di vista politico, l’importanza di garantire che un investimento di 7 miliardi di euro sia speso in modo da ottenere una stazione pienamente attrattiva e funzionale.
Il consigliere ha aggiunto che realizzare entrambe le fermate, San Pantaleo e Chiesa Nuova, comporterebbe un aumento dei costi di almeno 200 milioni di euro, Carpano ha precisato che lo spostamento della fermata può essere realizzato senza superare i limiti di finanziamenti e tempi previsti.
Andrea Castano – Odissea Quotidiana