Roma. Nuovo Policlinico Umberto I, apertura all’ipotesi di progetto nella storica sede
Diventa un piano B lo spostamento a Pietralata; l’obiettivo è collegare tutti i vari edifici, ora separati
Il futuro del Policlinico Umberto I, il più grande ospedale della Capitale, potrebbe non passare più dalla nuova area di Pietralata. Una seconda ipotesi sta infatti prendendo piede: un progetto di ristrutturazione e modernizzazione della storica sede dell’ospedale. A rivelarlo è stato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, durante un’audizione in commissione Sanità alla Pisana.
Nuovo Policlinico, si allontana Pietralata
«L’Università La Sapienza ha presentato una nuova proposta progettuale all’interno delle mura dell’attuale Policlinico – ha dichiarato Rocca – che merita un approfondimento tecnico con il Comune, la Soprintendenza e il Demanio, proprietario dell’area».
La struttura attuale, composta da una rete di padiglioni separati, rappresenta uno dei principali punti critici dell’ospedale. Il nuovo progetto, descritto da Rocca come una sorta di «stecca», prevede una soluzione architettonica moderna che colleghi i vari edifici, migliorando l’efficienza e l’accessibilità.
Questo piano, però, dovrà superare diverse verifiche tecniche, in particolare quelle legate alla staticità delle costruzioni e al rispetto dei requisiti fondamentali, tra cui il numero di posti letto, che dovrebbero essere almeno 1.170. Nel frattempo, il progetto per il trasferimento a Pietralata, in prossimità dell’Ospedale Pertini, rimane un “piano B”.
Rocca: “Create condizioni per pareggio di bilancio”
La nuova ipotesi non ha convinto l’opposizione. Alessio D’Amato, consigliere di Azione, ha espresso perplessità sia sulla gestione dei fondi sia sulla scelta delle localizzazioni: «Rimangono aperte due questioni: come ha potuto l’Inail mettere a disposizione una somma così rilevante senza uno studio di fattibilità? E che fine hanno fatto i 220 milioni di euro già stanziati per la messa in sicurezza dell’attuale sede?».
Anche Massimiliano Valeriani, presidente della commissione Trasparenza e consigliere del Partito Democratico, ha criticato il progetto iniziale su Pietralata: «Per due anni abbiamo sottolineato l’insensatezza di spostare il Policlinico in una zona già servita da un ospedale funzionante e con un’altra struttura in programmazione a Guidonia. Oggi possiamo finalmente dire che quell’idea è stata superata».
Oltre alla questione Policlinico, Rocca ha tracciato un quadro sullo stato della sanità regionale. Nonostante il disavanzo di 218 milioni registrato nel 2022, si intravedono segnali positivi. «Oggi si sono create le condizioni per il pareggio di bilancio e l’uscita dal piano di rientro nel 2027», ha affermato Rocca.
Servizi Policlinico, ci sono progressi
Sul fronte dei servizi, si registrano progressi nell’informatizzazione delle liste d’attesa, nella telemedicina e nella gestione dei pronto soccorso. Gli accessi al triage sono aumentati del 10%, ma il tempo medio di attesa è stato ridotto di un’ora. Anche il problema del “blocco barelle” sembra in calo, con un -43,7% rispetto ai dati precedenti. Inoltre, i sistemi di verifica hanno eliminato dalle liste chirurgiche pazienti registrati addirittura dal 1918, evidenziando un importante lavoro di pulizia dei dati.
Tuttavia, persistono ritardi significativi nella costruzione delle nuove infrastrutture sanitarie previste dal PNRR. Dei 130 progetti per le case di comunità e dei 35 per gli ospedali di comunità, rispettivamente meno del 40% ha superato la fase iniziale: appena 53 case e 13 ospedali sono stati avviati.