Roma. Omicidio Piscitelli, si cerca accordo su funerali tra famiglia e Questura
La famiglia chiede un funerale aperto a tutti, agli amici, ai parenti, ai conoscenti che volevano bene al Piscitelli. Ma il rischio di creare problemi per l’ordine pubblico è alto, considerate le numerose adesioni di ultrà italiani ed europei
Si cerca l'accordo. Ieri a San Vitale c'è stato un nuovo incontro tra la famiglia Piscitelli e il Questore e, a quanto si apprende, ci potrebbe essere qualche apertura da parte della polizia sull'orario e sul numero dei partecipanti al funerale di Fabrizio. Lo storico capo ultra' della Lazio, noto come Dibolik e' stato ucciso da un ignoto mercoledì 7 al parco degli Acquedotti. L'ordinanza del Questore Esposito prevedeva un funerale a porte chiuse per la giornata di ieri alle ore 6 presso il cimitero Flaminio, ma la cerimonia non c'è mai stata. La famiglia aveva espresso totale dissenso dal principio, e infatti, in ultimo, non ha dato l'autorizzazione per spostare la salma del congiunto dal Policlinico Universitario di Tor Vergata, al luogo prestabilito per la funziona.
"A distanza di sei giorni dell'omicidio di mio padre – ha scritto ieri Ginevra, figlia di Fabrizio, su Facebook- non mi è stato ancora permesso di vederlo, mi stanno negando di celebrare un funerale normale e non mi è stata data ancora una spiegazione. La legge è uguale per tutti?" La famiglia chiede un funerale aperto a tutti, agli amici, ai parenti, ai conoscenti che volevano bene al Piscitelli. Ma il rischio di creare problemi per l'ordine pubblico è alto, considerate le numerose adesioni di ultrà italiani ed europei già arrivate per l'ipotetico funerale. Questi i motivi riportati da Salvatore Esposito e dal Tar che ha rifiutato il ricorso fatto dalla famiglia per ottenere un funerale pubblico. Si attendono novità nei prossimi giorni, anche considerato che la salma non può giacere ancora a lungo presso l'obitorio del Policlinico. (Red/Dire)