Roma. Pantheon, al via l’ingresso a pagamento
Novità per il monumento meglio conservato dell’antica Roma
Da oggi, lunedì 3 luglio, si concretizzerà l’accordo raggiunto tra il Ministero della cultura e il Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon riguardo la nuova convenzione contenente il regolamento d’uso della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon.
Il Pantheon di Agrippa (nato ad Arpino, in provincia di Frosinone nel 63 a.c. fece edificare il Pantheon nel 27 a.c.), conosciuto anche come il Pantheon di Roma, è uno dei capolavori architettonici presenti nella Capitale, nonché l’edificio meglio conservato dell’antica Roma.
Entrata a pagamento
Dalla giornata di oggi l’ingresso al monumento non è più gratuito ma si è trasformato a pagamento. Secondo quanto previsto dalla convenzione, firmata tra ministero della Cultura e il Capitolo della basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon è stato introdotto un biglietto d’ingresso di importo non superiore a 5 euro, il cui ricavato sarà così ripartito: 70% in favore del MiC e 30% in favore della Diocesi di Roma.
Esenzione e riduzione biglietto
Saranno esentati dal pagamento, come già avviene per i musei, i minori di 18 anni, le categorie protette, i docenti che accompagnano le scolaresche mentre i ragazzi fino a 25 anni pagheranno appena 2 euro. Previsto l’accesso gratuito anche per i residenti nella Capitale. Il Ministero si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia. (Red/ Dire)
Accesso libero e gratuito
L’accesso al Complesso del Pantheon rimarrà libero e gratuito, oltre che per i casi previsti dalle disposizioni ministeriali in materia, per i canonici del Capitolo della Basilica e per il personale laico e religioso, compresi i volontari, per tutti i chierici e per le guardie d’onore alle Reali Tombe del Pantheon. Continuerà a essere libero, infine, l’ingresso per l’esercizio del culto e delle attività religiose.
Utilizzo delle entrate
Il Ministero si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia, tenendo anche conto delle eventuali richieste di interventi che potrebbero pervenire dal Capitolo. La Diocesi di Roma utilizzerà le risorse per attività caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale presenti nel suo territorio. (Ministero della Cultura)