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Roma, Piazza Navona di sera è spettrale: di chi è la colpa?

Non solo il lungo intervento per il restauro delle fontane, ora queste sono senza illuminazione. La rabbia dei commercianti

Piazza Navona, Roma

Piazza Navona, Roma

Uno dei salotti barocchi più celebri al mondo, Piazza Navona, si ritrova immerso nell’oscurità. Le sue tre fontane monumentali – la Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini, la Fontana del Moro e la Fontana del Nettuno – sono spente da mesi, nonostante un recente e costoso restauro finanziato con i fondi del PNRR. Una situazione che ha sollevato malumori tra cittadini, commercianti e turisti, delusi dal mancato ripristino dell’illuminazione.

Piazza Navona, la riapertura delle fontane a dicembre

Restituite alla città lo scorso dicembre dopo un intervento di sette mesi dal valore di oltre 300mila euro, le fontane di Piazza Navona avrebbero dovuto brillare di nuova luce. Eppure, dal tramonto in poi, la piazza assume un aspetto spettrale, con le vasche monumentali che si dissolvono nell’ombra, mentre le insegne luminose dei locali circostanti creano un contrasto ancora più evidente.

L’assenza di illuminazione non è solo una questione estetica, ma anche un problema di sicurezza. Dopo la chiusura di ristoranti e bar, la piazza diventa un luogo desolato, esposto al rischio di atti vandalici e furti. «Così buia, Piazza Navona non sembra più nemmeno la stessa. La notte diventa un luogo insicuro», denuncia Maurizio Forliti, presidente dell’Associazione Romana Commercianti e Artigiani (ARCA). Le telecamere di sorveglianza, infatti, potrebbero non essere in grado di catturare immagini nitide in assenza di una corretta illuminazione pubblica.

l caso si è trasformato in un rimpallo di responsabilità tra la Sovrintendenza Capitolina e Areti, la società che gestisce la rete elettrica della Capitale. Secondo quanto dichiarato dalla Sovrintendenza, i fondi del PNRR destinati al restauro delle fontane non comprendevano la ristrutturazione dell’impianto di illuminazione, che era invece di competenza di Areti. Quest’ultima, dal canto suo, avrebbe segnalato difficoltà di approvvigionamento dei nuovi corpi illuminanti, causando il protrarsi del blackout.

Un cortocircuito burocratico che lascia i romani e i turisti attoniti, mentre la città assiste a un paradosso: fontane restaurate con cura ma invisibili di notte.

Piazza Navona senza illuminazione, e ora?

Gli esercenti della piazza temono che il problema non si risolva in tempi brevi e che, per ripristinare l’illuminazione, si renda necessario un nuovo intervento con transenne e cantieri, che paralizzerebbero nuovamente le attività commerciali. «Non vorremmo trovarci di fronte a un altro blocco di mesi, con le fontane svuotate di nuovo per sistemare ciò che avrebbero dovuto prevedere fin dall’inizio», commenta la proprietaria di un bar. «Abbiamo già perso molti clienti durante i lavori, ora il rischio è che la piazza resti al buio ancora a lungo».

Il titolare di un ristorante si chiede come sia possibile che un intervento da centinaia di migliaia di euro abbia lasciato fuori un aspetto così essenziale. «Non si sono accorti che mancava la luce? Qui i lampioni sono ancora quelli di un secolo fa. La sera la piazza è spettrale, ma chi si occupa davvero di questa città?».