Roma, picchia il padre che non vuole la sua fidanzata in casa: 21enne arrestato
La ragazza ha invece “rifilato” un morso all’agente intervenuto per sedare la rissa
«Questa è casa mia. Decido io chi dorme qui. Lei deve andare via». Schiaffi, insulti e percosse per difendere un amore contrastato. Ha picchiato il padre contrario alla nuova fidanzata. Ma, dopo l'ennesimo episodio di violenza, si è ritrovato a trascorrere due notti in carcere. E' una vera e propria tragedia famigliare quella che si è consumata venerdì notte nel quartiere San Paolo. Un incubo domestico durato nove mesi per un 50enne italiano vittima delle violenze del figlio, 21enne arrestato per maltrattamenti in famiglia dai poliziotti del commissariato Esposizione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti l'escalation di violenza avrebbe avuto inizio lo scorso marzo quando il giovane, incensurato, torna a vivere a casa del padre non sapendo dove andare. Per guadagnarsi da vivere si arrangia con dei lavoretti saltuari, che non gli permettono di pagare un affitto. Ma con lui c'è anche la sua nuova ragazza, una 19enne di nazionalità romena. Fra padre e figlio i rapporti non sono buoni. Anche perché, l'uomo, un operaio, non ha nessuna intenzione di condividere la sua casa con quella ragazza, che il giovane ogni tanto vorrebbe far dormire nella sua cameretta.
I contrasti tra i due spesso sfociano in liti burrascose e in più occasioni il padre si ritrova a chiamare le forze dell'ordine per placare l'ira del figlio. Il 19 dicembre, dopo l'ennesimo violento litigio, il ragazzo riceve un ammonimento orale del questore di Roma: al giovane viene intimato, in maniera ufficiale, di astenersi dall'aggredire il padre. Le cose però purtroppo non si aggiustano, tanto che venerdì notte il copione si ripete.
Non è ancora scoccata la mezzanotte quando Il 21enne rincasa. Non è solo, con lui c'è anche la fidanzata. I due si addormentano nella camera di lui. Il papà è fuori per una cena, quindi tutto fila liscio. Quando l'uomo rientra, però, si accorge dell'ospite indesiderato e va su tutte le furie: «Lei non la voglio qui. Questa è casa mia e decido io chi dorme qui. Se ne deve andare a dormire a casa sua». La situazione degenera e i due vengono alle mani.
Sul posto intervengono gli agenti del commissariato Esposizione, che a fatica sedano la lite. Il ragazzo viene arrestato per maltrattamenti in famiglia. Il padre riporta ferite giudicate guaribili in due giorni. Uno dei poliziotti, invece, viene aggredito dalla ragazza che, per evitare il fermo del fidanzato, gli rifila un morso sul braccio (sette giorni di prognosi). La 19enne romena viene denunciata a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Il giovane viene invece portato a Regina Coeli, dove rimane per due giorni. Nei suoi confronti, il giudice, dopo aver ribadito il diritto del padre, in quanto titolare dell'immobile, di decidere chi ospitare nella sua abitazione, ha disposto il divieto di avvicinamento, ordinando la scarcerazione. Sarà libero di frequentare la sua fidanzata, ma se vorrà evitare gli arresti domiciliari, dovrà tenersi alla larga dalla casa paterna.