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Roma. “Più libri, più liberi”, chiusa ieri la fiera della piccola e media editoria

Il livello di affluenza si è attestato a 110mila visitatori: un successo. L’anno prossimo la fiera sarà dedicata a Jane Austen

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Interno del nuovo Centro Congressi La Nuvola di Roma

Un fiume di lettori ha invaso La Nuvola di Roma per la 23ª edizione di “Più libri più liberi”, la Fiera nazionale della piccola e media editoria, confermando il suo ruolo di appuntamento imprescindibile nel panorama culturale italiano. Con oltre 110.000 visitatori, la manifestazione ha consolidato la sua importanza, attirando appassionati, professionisti e nuovi lettori di tutte le età.

“Più libri più liberi”, oltre 700 appuntamenti e 1200 ospiti

Nonostante il calendario sfavorevole, con un minor numero di giorni festivi rispetto agli anni passati, la Fiera ha mantenuto il livello di affluenza dello scorso anno (115mila visitatori, ndr). Merito di un programma ricco e variegato, capace di coinvolgere un pubblico sempre più ampio. Oltre 700 appuntamenti e 1.200 ospiti tra autori, editori, intellettuali e professionisti italiani e internazionali hanno animato gli spazi del Roma Convention Center – La Nuvola, trasformandolo in un vero e proprio centro di dialogo culturale e riflessione critica.

Ogni giornata ha offerto eventi di grande rilievo. Conferenze, presentazioni di libri, incontri con gli autori e dibattiti su tematiche attuali hanno reso la fiera un crocevia di pensiero e confronto. Fra gli argomenti trattati: la sostenibilità, la libertà di espressione, le sfide della comunicazione, la scienza, la poesia e il giornalismo.

Tra i protagonisti più attesi, spiccano i nomi di Roberto Saviano, Jonathan Bazzi, Gaja Cenciarelli e Licia Troisi, che hanno dialogato con Serena Dandini, offrendo spunti di riflessione profondi e mai scontati. Diego Bianchi, Nicola Lagioia e Paolo Di Paolo hanno invece catalizzato l’attenzione su temi legati all’attualità e alla comunicazione.

Importante anche la presenza di autori internazionali, come Geoffroy de Lagasnerie, Moshtari Hilal, Anna Pazos, Andres Felipe Solano e Patrick Winn, che hanno portato sul palco prospettive culturali e letterarie da tutto il mondo. A rappresentare l’Italia, oltre ai già citati Saviano e Troisi, c’erano Donatella Di Pietrantonio, Sandro Veronesi, Valerio Magrelli, Francesca Mannocchi e Valeria Parrella, che hanno esplorato temi legati alla letteratura contemporanea, ai diritti delle donne e ai diritti civili.

Valerio: “Fiera occasione di confronto sull’imprenditoria”

Grande attenzione è stata riservata anche ai più giovani, con spazi e incontri dedicati. Giulio Fabroni, Jenny Jagerfeld, Guillaume Perreault e Kelly Yang hanno animato il settore dedicato alla letteratura per ragazzi, offrendo momenti di intrattenimento e riflessione. Le scuole hanno partecipato attivamente, con numerose classi che hanno visitato la fiera, incontrato autori e scoperto il mondo dell’editoria da vicino.

Chiara Valerio, curatrice e responsabile del programma, ha descritto questa edizione come una “occasione fondamentale per il settore professionale”, sottolineando l’importanza dei 22 incontri dedicati agli editori e ai professionisti del settore. “La fiera non è solo un momento di incontro con il pubblico, ma anche un’opportunità per confrontarsi sulle sfide imprenditoriali quotidiane”, ha dichiarato Valerio.

Anche Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE, organizzatrice dell’evento), ha celebrato il successo dell’edizione 2024, definendo la fiera “una grande festa dedicata a chi i libri li legge, li scrive e li pubblica”. Le sue parole hanno sottolineato l’importanza di un evento che, anno dopo anno, continua a promuovere il pluralismo culturale e a rafforzare la piccola e media editoria italiana, un settore cruciale per il panorama editoriale nazionale. “Questa fiera è il simbolo di un patrimonio che merita e deve essere sostenuto”, ha aggiunto Cipolletta, rivolgendosi anche al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, presente durante la manifestazione.

“Più libri più liberi” 2025, tema dedicato ai 250 anni di Jane Austen

Il direttore della fiera e dell’AIE, Fabio Del Giudice, ha commentato con entusiasmo l’andamento di questa edizione, sottolineando il successo in termini di partecipazione e qualità dei contenuti. “La componente più gratificante di questo lavoro è connessa all’entusiasmo e all’affetto dimostrato dagli oltre 110mila lettori”, ha dichiarato Del Giudice, elogiando il lavoro di Chiara Valerio e di tutto il team organizzativo.

Anche Annamaria Malato, presidente della Fiera, ha rimarcato l’importanza dell’ascolto e del confronto come elementi centrali della manifestazione. “Abbiamo visto grandi scrittori e intellettuali italiani confrontarsi su temi cruciali, molti dedicati ai diritti delle donne e al dialogo civile e costruttivo. La fiera rappresenta una vera e propria finestra aperta sul mondo della cultura contemporanea”, ha sottolineato Malato.

A conclusione della manifestazione, è stato annunciato il tema della prossima edizione: “Ragioni e sentimenti”, in omaggio al 250° anniversario della nascita di Jane Austen, autrice che ha saputo esplorare le motivazioni umane e le emozioni attraverso la scrittura.

Appuntamento al 2025

“Se è vero, come scrive Jane Austen, che desiderare vuol dire sperare, l’edizione 2025 esplorerà attraverso i libri e le parole degli autori se siamo ancora capaci di desiderare, sperare, e non solo disperare”, ha spiegato Chiara Valerio, anticipando un programma che promette di esplorare il confine tra razionalità e sentimento, tra pensiero critico e istinto emotivo.

L’attesa per la prossima edizione di “Più libri più liberi” è già cominciata. L’appuntamento è fissato dal 4 all’8 dicembre 2025, sempre a La Nuvola di Roma, che si conferma il luogo ideale per accogliere una delle più importanti manifestazioni culturali del Paese.

Con il tema “Ragioni e sentimenti”, la fiera promette di aprire nuovi spazi di riflessione e confronto, portando avanti la sua missione di dare centralità alla piccola e media editoria. Un patrimonio culturale e sociale che, come ha ricordato Cipolletta, merita di essere sostenuto e valorizzato.