Roma, potenziamento dei bus scolastici per il rientro in classe
328 nuovi mezzi pubblici garantiti dall’assessore alla Città in Movimento per il potenziamento dei bus scolastici
L’assessore alla Città in Movimento del Comune di Roma: “Pronti a integrare il trasporto pubblico di superficie per gli studenti”.
Mancano poco più di dieci giorni al suono delle campanelle scolastiche. All’ingresso delle strutture si controllerà che la temperatura degli studenti non superi i 37,5°. Inoltre, il Mit ha stabilito delle misure di prevenzione di competenza dei genitori e specifiche per il trasporto scolastico. Per quanto riguarda il tratto da casa a scuola Pietro Calabrese, assessore alla Città in Movimento, affida a Facebook una dichiarazione: “Roma Capitale è PRONTA a integrare e potenziare il servizio di superficie per compensare le limitazioni di capienza dei mezzi, e potrà contare su FONDI PROPRI”. La Regione, prosegue, “ha quindi riservato finanziamenti aggiuntivi anche per Roma Capitale”.
Sulla capienza dei mezzi di trasporto, il Comitato tecnico scientifico ha deciso di mediare fra esigenze di sanità pubblica e richieste delle autorità. Se ad aprile la capienza massima dei mezzi di trasporto era fissata al 60%, adesso è stata portata al 75%. Una percentuale poco inferiore rispetto all’80% richiesto dalle autorità.
Potenziamento dei bus scolastici e servizi integrativi privati
Il programma di ampliamento della flotta ha reso operativi 227 bus nel 2019. In arrivo altri 328 in vista del riavvio delle lezioni scolastiche. Inoltre si prevede un maggior ricorso al servizio delle aziende di trasporto private come “Roma Tpl”, le quali sono già attive nei tragitti periferici. Atac – Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma e Tpl torneranno al regime di servizio ordinario “come previsto da contratto”.
Oltre al potenziamento dei bus scolastici, l’assessore alla Città in Movimento ribadisce la necessità di utilizzare i mezzi di trasporto privati. Un’integrazione che andrebbe a colmare quel 20-25% di capienza che i bus pubblici non possono soddisfare per motivi di sanità. La nuova organizzazione dei trasporti pubblici e degli ingressi scolastici sarà la sfida che il Covid-19 richiede di affrontare in autunno.