Roma, presentate linee guida Recovery Plan. Giuseppe Conte: “Vogliamo Roma più bella che mai”
Le Linee guida del Recovery Plan hanno ricevuto il via libera da parte della Ciae e ora devono attendere l’ok del Parlamento
Le Linee guida del Recovery Plan sono state approvate ieri, mercoledì 9 settembre, alla riunione del Ciae – Comitato interministeriale per gli affari europei a Palazzo Chigi. “Nel Recovery Plan ci sarà un progetto significativo anche per Roma“, anticipa il premier Conte nel corso del suo intervento alla Festa dell’Unità di Modena l’8 settembre. Un piano che terrà conto delle “caratteristiche storiche e culturali della città”. E ieri, mercoledì 9, è Conte stesso ad annunciare che “ci viene chiesto da Bruxelles di consegnare non la versione completa, ma le linee guida” che il governo ha già inviato al Parlamento.
Il Recovery Plan è il cronoprogramma che il governo italiano deve presentare alla Commissione Europea tra il gennaio e l’aprile 2021 per lo sblocco dei fondi Ue. Un programma che deve essere anticipato dall’invio delle prime Linee guida entro il 15 ottobre e del Piano organico all’inizio di gennaio 2021. Infatti, il Recovery Fund prevede l’erogazione di 209miliardi di euro all’Italia. Di questi, 127miliardi sono prestiti e 82miliardi sussidi a fondo perduto. Le circa 30 pagine delle linee guida contemplano sei “cluster”: digitalizzazione, rivoluzione verde, infrastrutture, istruzione, inclusione sociale e salute.
Le Linee guida del Recovery Plan per ottenere 209miliardi di fondi dall’Ue
Il Recovery Fund prevede l’anticipo immediato del 10% delle risorse. Mentre il restante 90% verrà erogato a partire dal 2021. Nel frattempo, la sindaca Raggi chiede l’attribuzione di “poteri speciali”. Vale a dire strumenti normativi straordinari che possano accorciare i tempi fra stanziamento di denaro da parte del Governo e avvio dei cantieri. Una richiesta condivisa anche dal vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani.
La presentazione del Recovery Fund alla Commissione Europea e l’erogazione delle risorse coincideranno con la campagna elettorale degli aspiranti primi cittadini della Capitale. Staremo a vedere se le modalità di impiego dei fondi costituiranno terreno di sfida elettorale.