Roma prima per numero di imprese femminili. Paola Turci racconta la sua esperienza
“L’egemonia maschile è ancora forte”, dice Paola Turci, “ma non possono esserci disparità tra uomo e donna, perché le uniche differenze sono biologiche”
Stanno crescendo le imprese dirette da donne a Roma, sia nei settori tradizionali femminili ma anche in quelli a gestione più tipicamente maschile. Il racconto della cantautrice Paola Turci per raggiungere il successo nel mondo dello spettacolo dominato dagli uomini e quello di altre imprenditrici alle prese con i colleghi maschi.
Un primato che fa onore all’area metropolitana di Roma, che alla data del 31 dicembre 2023 registra 97.136 imprese a conduzione femminile. Nel Lazio sono 139.107. In percentuale sono ancora poche, appena il 21,8% del totale. Questi dati sono forniti dalla Camera di Commercio di Roma, in occasione dell’8 marzo.
Crescono rapidamente le conduzioni femminili nelle imprese
La maggior parte di queste imprese 23.872, operano nel settore Commerciale. Il tasso di queste imprese in rapporto a quelle rette da donne è del 23,5%. Il numero assoluto registra la quantità delle imprese femminili. Il dato percentuale la loro consistenza nell’ambito delle sole imprese femminili. Per cui si può registrare una quantità più bassa di imprese ma con un forte impatto del mondo di quelle rette da donne. Poco meno di 9.589 imprese operano nel settore Ristorazione e Alloggio (però in rapporto alle imprese femminili sono il 26,8%).
In percentuale i settori con il più alto tasso di presenza tra quelle rette da donne sono le imprese dei Servizi alla persona 8.818 (50,4%), Sanità 1.503 (34,5%) e Istruzione 1.011 (31,2%). Nelle Attività Immobiliari le imprese sono 5.886 con un tasso del 23,9% tra quelle femminili. Quelle di Servizio di supporto alle imprese sono 6.526 con un tasso di presenza femminile del 24,1%. In Agricoltura sono 3.325 (29,6%).
Positivo anche il dato che vede una forte presenza di imprenditrici nate all’estero. Sono 14.993, ovvero il 15,4% delle imprese a conduzione femminile dell’area metropolitana di Roma Capitale.
Le donne si affermano nelle attività tipiche della condizione femminile ma iniziano a occupare anche settori tradizionalmente dominati dagli uomini
Dai dati si evince che percentualmente le donne preferiscono dedicarsi ai settori Servizi alla persona, Sanità e Istruzione. In pratica le donne si dedicano con maggior facilità ai settori nei quali la società le ha relegate tradizionalmente. Mentre cominciano a farsi strada anche in quelli tradizionalmente dominati dagli uomini, come l’Agricoltura, Ristorazione e Alloggio, Supporto alle imprese, Attività Immobiliari e Commercio.
Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma ha rilasciato una dichiarazione all’Ansa: “Roma si conferma prima provincia italiana per numero di imprese femminili. Un dato importante che, però, non deve indurre a facili entusiasmi. I dati rendono evidenti i divari ancora esistenti in una varietà di ambiti e ci fanno apparire ancora lontano l’obiettivo di superare definitivamente le annose diseguaglianze in tema di parità di genere. Anche il tasso di femminilizzazione delle imprese resta ancora troppo basso. Occorre, dunque, uno sforzo ulteriore“.
Paola Turci racconta la sua esperienza di cantautrice in un mondo dominato dagli uomini
Era presente alla cerimonia di premiazione anche Paola Turci, cantautrice, che ha voluto portare la propria esperienza di donna che ha dovuto faticare ad inserirsi nel mondo lavorativo maschile della musica. “Avevo appena 18 anni e mi presentai ai discografici che mi vedevano solo come una ragazza, quindi un’interprete e mi dicevano pensa a cantare, ti troviamo noi gli autori e i compositori. Ma non è così che si cresce. Io mi misi a studiare, volevo progredire, avevo la determinazione e la consapevolezza di essere in un mondo maschile, sentivo che c’era un respingimento”.
Paola ricorda le battaglie per arrivare al Festival di Sanremo con una propria opera, Bambini, con la quale vinse. Nel mondo dello spettacolo “mancano, o ce ne sono pochissime, direttrici d’orchestra, produttori artistici, autrici. L’ egemonia maschile è ancora forte” e conclude sottolineando le ingiustizie nel mondo del lavoro, che relegano le donne a svolgere i lavori ritenuti più adatti a loro dagli uomini; “ma non possono esserci disparità tra uomo e donna, perché le uniche differenze sono quelle biologiche”.
Due storie di donne alla guida di imprese tradizionalmente maschili
Tra le varie vicende delle donne imprenditrici quelle di due donne che sono tra le figure più rappresentative della imprenditoria romana. Claudia Conversi e Anna Rita Rizzo, entrambe componenti del Consiglio della Camera di Commercio di Roma. La prima dal 1987 dirige l’impresa familiare (di terza generazione) di estrazione di travertino romano a Guidonia; la seconda da oltre 20 anni ha preso in mano l’azienda paterna (fondata nel 1959) di impiantistica termoidraulica.
Claudia Conversi dirige una impresa di estrazione del Travertino
Claudia Conversi ha raccontato di essere entrata in azienda giovanissima. Cosa che le ha permesso di fare esperienza sul campo e acquisire le competenze specifiche di un mestiere al 95% appannaggio maschile. La sua difficoltà è stata non solo superare le difficoltà legate al genere e all’età ma soprattutto gestire un rapporto alla pari con i colleghi imprenditori. “Affermarmi con loro è stato arduo ma il punto di svolta l’ho avuto grazie all’associazionismo, che mi ha permesso di essere trattata da pari a pari dai colleghi uomini”.
Anna Rita Rizzo ha preso in mano l’azienda del padre di impiantistica termoidraulica
Anna Rita Rizzo, presidente di CNA impresa donna Lazio, è l’esempio di come l’appartenenza a un’organizzazione possa giocare un ruolo forte nell’impegno nei confronti delle colleghe imprenditrici. “Consiglio anche alle giovani di fare una vita attiva nelle associazioni” afferma e ricorda la decisione presa tanti anni fa di ereditare l’azienda paterna e guidarla da sola, perché i fratelli avevano già la propria attività e la misero in condizione di scegliere: “O vendiamo o prendi in mano tu l’azienda” le dissero.
All’epoca aveva i figli adolescenti, una famiglia che la teneva impegnata molto ma non se la sentiva di abbandonare le 25 famiglie dei suoi dipendenti, facendo perdere il lavoro a tanti dipendenti, né di tradire gli sforzi di una vita fatti da suo padre, nominato cavaliere della Repubblica per il lavoro svolto. Quindi fece la sua scelta e si caricò della responsabilità di gestire un’azienda che già nel 1986 esportava all’estero. Il successo delle imprenditrici nasce dunque dalla forte volontà di mettersi in gioco, di farcela, di trovare un equilibrio tra le esigenze personali e lavorative.
Le cinque società vincitrici del bado “Idea Innovativa”
Cinque di queste imprese sono state premiate dalla Camera di Commercio di Roma in quanto vincitrici dell’edizione 2023 del bando “Idea Innovativa“. I loro brand sono: Il Girasole srl, con il progetto “La scuola di tutti i bambini“; Cooperativa sociale a responsabilità limitata Spazio Libero Onlus, con il progetto “Roma è Donna“; Nonna Nerina srl con il progetto “Nonna on air“; Mad Pumpkins srl start-up innovativa, con il progetto “Movierooms – Cinema Management” e Belonina srl, con il progetto “Firma digitale delle bottiglie per la verifica di originalità dei vini”.
Il presidente Tagliavanti ha ricordato come la giornata dell’8 marzo, nata in memoria di un momento tragico sul lavoro, rappresenti le conquiste femminili perché proprio il lavoro è uno strumento di emancipazione. “Roma è la città con il maggior numero di imprenditrici anche in settori tradizionalmente maschili, come quello delle costruzioni, della metalmeccanica, dell’informatica. Ed è compito della Camera di Commercio supportare queste donne, sostenere la nascita di nuove imprese con aiuti finanziari, formazione e premi come quello di oggi”.