Roma. Problemi o non problemi, il turismo cresce: + 3% sul 2017
Finora il numero degli arrivi è di 12,7 milioni, con una permanenza media di circa due giorni e mezzo
Giusto domenica scorsa, su Repubblica, Vittorio Zucconi ha firmato un articolo intitolato “La decadenza di Roma vista da lontano”. Nel quale, partendo da un servizio fotografico dell’Associated Press, veniva tracciato un ritratto desolante della Capitale. Che iniziava così: “Avvolta nel mantello di immondizia strappato da buche e tappezzato di annunci economici abusivi, la Roma che tutti vorremmo amare e che gli stranieri vorrebbero venerare si presenta allo sguardo del mondo senza più il coraggio di fingere, come una meravigliosa e sfatta balena spiaggiata nella propria incuria”.
Un tantino esagerato, a dire il vero.
Un conto è riconoscere che la città meriterebbe di meglio – anche perché è talmente colma di attrattive da costituire una sorta di enorme mostra d’arte all’aperto, senza però gli eccessi di seriosità dei musei e affini, e nulla dovrebbe ostacolarne il godimento – ma tutt’altro è concludere che i problemi di cui soffre, per quanto cospicui, siano in grado di renderla una meta sconsigliabile.
Conti alla mano, il turismo cresce
I dati sui flussi turistici sembrano confermarlo. Nei primi mesi del 2018, il numero dei turisti è salito di circa il 3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E questo per quanto riguarda sia gli arrivi, che si attestano a 12,7 milioni, sia le presenze, che ammontano a 31 milioni. A proposito: la differenza tra i due indicatori, per chi non la conoscesse già, è che gli arrivi conteggiano le persone, mentre le presenze rilevano il totale delle notti trascorse negli alberghi o nelle altre strutture ricettive.
A fornire i dati, che sono stati elaborati dall’Ente bilaterale del Turismo del Lazio, è l’assessore capitolino allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro, Carlo Cafarotti. Il quale è intervenuto oggi all’Art Cities Exchange, la kermesse turistica delle Città d’Arte italiane ospitata dalla Capitale fino a domani, e in un’intervista rilasciata all’agenzia Dire ha sviluppato una ricognizione sul tema. All’insegna dell’orgoglio per come stanno andando le cose e, soprattutto, per le ulteriori potenzialità che si potranno concretizzare in futuro.
“Oggi ho presentato Roma ai buyer internazionali: regina del turismo nazionale, la Capitale ha tutto da offrire: patrimonio dell’Unesco da un lato, con il suo Centro storico più grande del mondo, polo dell’avanguardia dall’altro, con i suoi business meeting, i suoi eventi, i suoi trend artistici e culturali più moderni”. Agganciandosi ai dati che abbiamo già riportato, Cafarotti ha ampliato il quadro della domanda, sia odierna sia potenziale: “Sempre più turisti visitano Roma, tanto da avvicinarci al traguardo dei 15 milioni di visitatori, che accogliamo con l’impiego di 200mila risorse impegnate nell’ospitalità, fra albergatori, guide, tassisti, ristoratori e negozianti. Quella che emerge è una accentuazione maggiore della domanda di turisti stranieri, che si attesta su 7,8 milioni di arrivi e 20,1 milioni presenze. Ne siamo fieri – ha concluso l’assessore – e soprattutto, siamo pronti ad accoglierli al meglio”.
Magari esagera un po’ anche lui, in senso opposto al lugubre Zucconi, ma l’occasione era promozionale e l’imbonimento è fatto così: tende a prendere la mano.