Roma, Punti verdi qualità: se le amministrazioni pubbliche tutelano soprattutto i privati
Ogni punto verde qualità è costato ai cittadini romani 20 milioni di euro. Avrebbero potuto realizzare più impianti sportivi polifunzionali
Punti verdi qualità: quando le amministrazioni pubbliche locali tutelano soprattutto gli interessi dei privati anziché preoccuparsi delle aspettative della maggioranza dei cittadini. I punti verdi qualità vengono pensati e ideati dall’allora sindaco Francesco Rutelli, che volle a tutti i costi progettare delle cattedrali nel deserto delle periferie romane, costosissimi e inutili poiché lontani dai centri abitativi dei municipi.
Ogni punto verde qualità è costato ai cittadini romani 20 milioni di euro. Avrebbero potuto realizzare più impianti sportivi polifunzionali di medie dimensioni all’interno della zona municipale e prevedere una maggiore fruibilità degli impianti sportivi. Decise diversamente, preferì la progettazione e la realizzazione dei mega impianti sportivi. Costosissimi nella realizzazione e dalla gestione quasi impossibile, anche da parte di imprenditori del settore capacissimi.
Il vero affare in primis lo fecero i progettisti che incassarono parcelle salate e poi le società che gestirono la realizzazione dei costosissimi impianti sportivi. Due banche manifestarono l’interesse a finanziare tali opere, l’Istituto per il Credito Sportivo e la Banca di Credito Cooperativo di Roma. La banca dello sport a fronte del finanziamento da concedere alla società aggiudicatrice della concessione del lotto, pretese una fideiussione comunale o bancaria a garanzia delle operazioni di finanziamento. L’altra banca non fu molto attenta. Ebbene cosa fece il Comune di Roma? Si rese garante delle operazioni con il concessionario privato.
Il concessionario si è trovato a gestire 20 milioni di euro senza alcun impegno diretto nei confronti della banca con il rilascio di garanzie a fronte del finanziamento concesso. Da notizie giornalistiche di questi giorni sembrerebbe che il comune vanti un credito di circa venti milioni di euro nei confronti dei concessionari che non stanno pagando le rate del mutuo e in virtù della garanzia del mutuo tale impegno è onorato dal comune di Roma.
Altra assurdità, i concessionari continuano a gestire gli impianti sportivi, incassando quotidianamente soldi e non onorando minimamente l’impegno a pagare le rate del mutuo. Tanto ci pensa pantalone a pagarle. Come si può tollerare la mala gestio della amministrazione capitolina che non è capace di recuperare i crediti né tantomeno riesce a buttare fuori gli inadempienti? Questo è un esempio di come vengono gestiti i Comuni in Italia. Quasi sempre da amministratori incompetenti, inetti, sprovveduti, pronti a difendere gli interessi dei pochi a discapito dei tantissimi cittadini che pagano le tasse comunali. Quasi tutti i comuni dovrebbero essere commissariati per almeno un decennio per cercare forse di riparare ai danni e debiti stratosferici che hanno causato.
Cesare Giubilei