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Roma, ragazza trovata morta in casa alla Giustiniana: arrestato il fidanzato per droga

Quando i poliziotti e i sanitari del 118 sono arrivati sul posto non c’era più nulla da fare. Il corpo della ragazza giaceva ormai senza vita

Ambulanza

Un’altra tragedia coinvolge una giovane vita a Roma. Una ragazza di 25 anni è stata trovata senza vita all’interno della sua abitazione nella zona della Giustiniana, nella periferia nord della Capitale. A dare l’allarme, nella mattinata di giovedì scorso, è stato il fidanzato 35enne, che ha chiamato i soccorsi dopo essersi accorto che la giovane non dava più segni di vita.

Quando i poliziotti e i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, però, non c’era più nulla da fare. Il corpo della ragazza giaceva ormai senza vita e, nonostante i tentativi di rianimazione, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Ma quello che inizialmente sembrava un caso di morte improvvisa ha assunto contorni più complessi con l’arrivo degli investigatori. Nell’appartamento, infatti, gli agenti hanno rinvenuto diverse dosi di metadone, alcune delle quali non giustificate da alcuna prescrizione medica. Un dettaglio che ha portato immediatamente all’arresto del fidanzato della giovane con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti.

Una relazione turbolenta e un tragico epilogo

La notizia del decesso è emersa solo nella serata di venerdì, ma nelle ore successive si è iniziato a ricostruire il contesto in cui si è consumata questa tragedia.

Secondo quanto riferito da alcuni conoscenti della coppia, la relazione tra i due non sarebbe stata affatto serena. Un rapporto difficile, fatto di alti e bassi, e segnato dall’uso di sostanze stupefacenti. Non è chiaro da quanto tempo la ragazza e il compagno convivessero, né se vi fossero stati episodi di violenza o tensioni pregresse, ma chi li conosce racconta di una storia travagliata, spesso segnata da liti e incomprensioni.

Per il momento, gli inquirenti non hanno riscontrato segni di violenza sul corpo della vittima, elemento che escluderebbe l’ipotesi di un’aggressione. Tuttavia, per stabilire con certezza le cause della morte, la Procura di Roma ha disposto l’autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni.

L’ultima notte insieme e la chiamata ai soccorsi

Secondo le prime ricostruzioni, la sera prima della tragedia la coppia avrebbe fatto uso di droga, prima di addormentarsi. A raccontarlo sarebbe stato lo stesso fidanzato, che nelle prime ore del mattino, al risveglio, si sarebbe reso conto che la sua compagna non respirava più.

Preso dal panico, ha subito allertato il 118, ma all’arrivo dei sanitari la giovane era già priva di vita. Nel frattempo, gli agenti della Polizia hanno passato al setaccio l’appartamento, facendo la scoperta che ha portato all’arresto dell’uomo: quelle dosi di metadone in più rispetto a quelle prescritte.

L’arresto è stato convalidato nella mattinata di oggi, ma l’indagine è tutt’altro che chiusa. Gli investigatori vogliono vederci chiaro e ricostruire nel dettaglio cosa sia accaduto quella notte.

Il dibattito sulla droga a Roma

Questa vicenda riaccende i riflettori su un fenomeno sempre più preoccupante nella Capitale: l’abuso di sostanze oppiacee come il metadone, spesso utilizzato come surrogato dell’eroina, ma ugualmente pericoloso se assunto in modo incontrollato.

Non è certo la prima volta che a Roma si registra un decesso legato a un uso improprio di farmaci e droghe sintetiche, spesso mescolate con alcol o altre sostanze, in un cocktail letale. Negli ultimi anni il numero di giovani vittime di overdose o di abuso di psicofarmaci è in costante aumento, un allarme sociale che troppo spesso viene ignorato.

Ora spetterà alla magistratura stabilire le responsabilità e capire se la morte della giovane sia stata una tragica fatalità o il risultato di un’overdose.