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Roma, Raggi: Molto rumore per nulla, indagano altri ma parlano di me

“Si pretendeva che approvassi un bilancio con il quale i dirigenti di Ama avrebbero avuto centinaia migliaia di euro in più”

"Il manager ha una responsabilità: deve tenere pulita la città. Io non ho fatto nessuna pressione. Mi sono limitata a riportare al manager una cosa che mi era stata detta dal Ragioniere generale, dal Dg di Roma, dall'assessore al Bilancio, dal segretario generale, dal collegio dei revisori e dai dipartimenti, ovvero che il bilancio così non era approvabile perché non veritiero e corretto. Io non potevo approvare un bilancio non veritiero.

Non esiste al mondo, semmai sono stata io e i miei uffici a subire pressioni perché approvassimo un bilancio non veritiero e corretto". Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, nel corso della registrazione della trasmissione 'Piazza Pulita' in onda su La 7. "Bagnacani non voleva cambiare il bilancio altrimenti avrebbe dovuto andare a riprendersi premi che aveva già dato.

Se il bilancio di Ama chiude in attivo, i dirigenti di Ama e i dipendenti prendono premi a pioggia anche se la città è sporca. Mi permetterà di dire da cittadino, ancora prima che da sindaco, che i premi vanno dati se la città è pulita?", ha dichiarato ancora Virginia Raggi nel corso della registrazione della trasmissione "Piazza Pulita".

"Non consento di dire a chiunque che io volevo approvare il bilancio in rosso– ha aggiunto- Io e la mia Giunta dobbiamo approvare il bilancio di una società che sia veritiero e corretto. Quell'audio che reca la data 30 ottobre arriva dopo mesi di balletto tra Ama e Comune di Roma". 

"Salvini forse vuole coprire quello che è successo oggi al suo sottosegretario Siri indagato per presunte corruzioni e tangenti. E' indagato dalla direzione Antimafia", ha detto il sindaco. E, al vicepremier che afferma "se Raggi ha la città fuori controllo lasci che qualcun altro faccia il sindaco", Raggi replica: "Sarebbe come dire: 'Visto che devi ancora restituire 49 milioni che la Lega in qualche modo si è presa allora dimettiti perché non sei in grado di fare il ministro dell'Interno…'. Io sto cercando in maniera trasparente, chiara e pulita di rimettere in casella tanti pezzi". 

"Molto rumore per nulla. Indagano il governatore dell'Umbria Catiuscia Marini per concorsi truccati nella sanita'; il sottosegretario della Lega Armando Siri per una presunta tangente di 30mila euro tra Sicilia e Liguria; il segretario del Pd e Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, per finanziamento illecito… ma parlano di me.

Parlano di audio rubati in cui dico quello che direbbe qualsiasi altro cittadino di Roma: me la prendo duramente con l'ex amministratore delegato dell'Ama perché ci sono i rifiuti in strada e non lo posso accettare. Uso parolacce ma non me ne vergogno perché sono incazzata quando vedo chi pensa a prendere i premi aziendali piuttosto che a pulire la città. Perché questo è quello che si ascolta in quegli audio". Lo scrive su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in merito agli audio di alcune conversazioni su Ama pubblicati oggi da L'Espresso.

"Nessuna pressione ma solo tanta rabbia per chi non ha fatto bene il lavoro per il quale era pagato. Si pretendeva che approvassi un bilancio con il quale i dirigenti di Ama avrebbero avuto centinaia migliaia di euro in più. I vertici del Campidoglio – il ragioniere generale, segretario generale, il direttore generale, l'assessore al bilancio, i dipartimenti competenti – hanno bocciato la proposta dell'ex ad Bagnacani.

Ed io e la mia Giunta abbiamo votato contro come avrebbe fatto qualsiasi romano. Addirittura si ipotizzava che aumentassi ancora la tassa dei rifiuti, mentre in azienda sarebbero continuati ad arrivare i premi a pioggia. Mi sono ribellata e non me ne pento. Continuano a gettare fango su di me ma io ho le spalle grosse e continuerò a difendere la mia citta' e i miei concittadini", conclude. (Enu/ Dire) 

 

 

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