Roma, respinta la mozione di sfiducia a Raimo nel III Municipio
Dopo le polemiche sulle dichiarazioni riguardanti l’arresto di Cesare Battisti, la maggioranza salva l’assessore
Giorni fa fecero discutere le esternazioni sull'arresto di Cesare Battisti da parte di Christian Raimo, assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili del III Municipio. La polemica è divampata a tal punto che ieri il Consiglio municipale è stata presentata una mozione di sfiducia nei confronti dell'esponente della Giunta Caudo. La mozione di sfiducia è stata respinta dalla maggioranza di centrosinistra.
Mozione di sfiducia bocciata, ma la maggioranza non condivide le posizioni di Raimo sul caso Battisti
"Pur non condividendo le posizioni espresse sul caso Battisti – hanno dichiarato in una nota congiunta gli esponenti della maggioranza -, riteniamo necessario tutelare la crescita di un progetto in grado, pochi mesi fa, di sconfiggere nelle urne populisti e sovranisti. Crediamo sia responsabilità di tutti difendere e preservare questa esperienza di governo a cominciare dagli esponenti della giunta scelti dal presidente Caudo". "Sappiamo perfettamente – aggiungono i consiglieri – che durante la campagna elettorale Raimo era impegnato con un'altra forza politica e non con la coalizione di centrosinistra, ma oggi è membro di questa Giunta ed è chiamato, con tutti noi, ad amministrare un territorio, avendo a che fare con i problemi più prossimi ai cittadini come assicurare i servizi sociali alle persone con fragilità, lavorare sul decoro, i rifiuti, la manutenzione stradale".
Respinta la sfiducia a Raimo, la precisazione dei consiglieri di centrosinistra
"Riconosciamo all'assessore Raimo la grande capacità di cogliere il bisogno di spazi di incontro e di confronto finalizzati alla crescita della democrazia e della consapevolezza di appartenenza a una comunità sociale e politica plurale – sottolineano gli esponenti della maggiornaza -. Difenderemo in ogni sede il diritto di Christian Raimo e di chiunque altro ad esprimere le posizioni più scomode e provocatorie, ma il tema è la postazione da cui si esprimono queste posizioni, anche se espresse a titolo personale e al di fuori di una specifica attività istituzionale".