Roma, ruspa e camion per sgombero comunità sudanese in via Scorticabove
La comunità viveva in strada a causa del mancato pagamento dell’affitto da parte della Cooperativa che lo gestiva, indagata in Mafia Capitale
E' in corso dalle prime ore di questa mattina lo sgombero della comunità sudanese in via Scorticabove, periferia est di Roma. Sul posto agenti della Polizia di Roma Capitale. Svuotati gli alloggi di fortuna, sono entrati in azione una ruspa e un camion gru per portare via ciò che resta del piccolo accampamento.
La comunità, composta da decine di persone, viveva in strada dallo sfratto dal centro in cui si trovava, sempre in via Scorticabove, a causa del mancato pagamento dell'affitto da parte della Cooperativa che lo gestiva, indagata in Mafia Capitale. I rifugiati vivevano in strada dallo scorso luglio. Da allora sono stati realizzati diversi tavoli interistituzionali per trovare una via d'uscita alla situazione.
Su via Scorticabove, "abbiamo un tavolo con la comunità che ci viveva e nell'interlocuzione con loro siamo stati chiari fin dall'inizio. Nel breve periodo, e anche oggi rinnoviamo l'appello, ci sono le disponibilità che Roma Capitale può dare loro nel sistema di accoglienza attraverso la Sala operativa sociale che è presente anche oggi in loco. Quindi continuiamo ad offrire posti per dare un'alternativa alla strada".
Cosi' all'agenzia Dire, l'assessore capitolino alle Politiche sociali, Laura Baldassarre, a proposito dello sgombero della comunità sudanese di questa mattina a via Scorticabove.
"Nel medio periodo- ha aggiunto l'assessore- per loro e per tutte le altre situazioni di emergenza abitativa stiamo lavorando con l'assessora Castiglione a seguito del parere che abbiamo chiesto all'avvocatura e al segretariato generale per capire come si possano sostenere delle progettualità e mettere a disposizione dei cittadini i beni confiscati alla mafia e anche altri beni nella disponibilità di Roma Capitale.
Stiamo lavorando, l'ultima riunione con l'assessore Castiglione c'è stata proprio ieri". (Dire) (Foto di repertorio)