Roma, sì alle barriere di protezione alla Fontana di Trevi: l’Assemblea approva
La mozione, proposta dal Movimento Cinque Stelle, è stata approvata ieri. Lo scopo è preservare la fontana e impedire che i turisti si siedano sul bordo in marmo
Durante una riunione in aula al Campidoglio, ieri dell’Assemblea Capitolina ha approvato una mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle per installare delle barriere di protezione alla Fontana di Trevi.
Al via quindi i lavori: verranno istallate delle barriere come quelle già presenti alla Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona e alla Fontana delle Tartarughe a Piazza Mattei.
Potrebbe trattarsi di una sorta di lastra trasparente, unita all’attività di controllo e presidio fisso della Polizia Locale di Roma.
Lo scopo è impedire che i migliaia di turisti che ogni giorno vistano la fontana, possano sedersi sul bordo in marmo e addirittura scavalcarlo per entrare dentro l’acqua.
La mozione è stata approvata con 24 voti favorevoli e un solo astenuto: la proposta è stata presentata da Andrea Coia, il presidente della Commissione commercio. Nel testo della mozione, la Sindaca Raggi viene invitata a installare queste barriere “secondo i requisiti tecnici forniti dalle soprintendenze”.
Le parole della Sindaca Raggi
A seguito dell’approvazione di questa mozione, la Raggi ha espresso tutta la sua soddisfazione tramite un post su Facebook: “Mi sembra una proposta di buon senso per tutelare uno dei monumenti più importanti e visitati di Roma”.
“È una soluzione – continua la Sindaca Raggi – che non oscurerebbe la visuale della Fontana di Trevi e consentirebbe il tradizionale lancio di monetine. Mi auguro che le soprintendenze ai beni culturali valutino positivamente e rapidamente questo progetto, così da poter vedere presto la piazza di Fontana di Trevi completamente riqualificata”.
La Sindaca ha poi aggiunto che, in questo modo, “i vigili potrebbero maggiormente dedicarsi al presidio dell’intera piazza, che abbiamo liberato dalle bancarelle che ostruivano la vista, per contrastare la presenza di venditori abusivi”.
I contrari
Dopo l’approvazione di questa misura, non si sono fatte attendere le critiche. Ha espresso un parere non del tutto favorevole anche Luca Bergamo, assessore alla Crescita culturale e vicesindaco di Roma Capitale, che si è così espresso:
“Sarebbe più efficace regolare i flussi nell’area intorno alla Fontana che erigere una barriera. Penso sia preferibile un confronto internazionale di idee sulla gestione dei flussi nell’area a soluzioni improvvisate. Attraverso il confronto di idee non solo emergono soluzioni innovative ma si crea un dibatto sul futuro dei centri storici in un’epoca di turismo crescente, discussione che ritengo indispensabile”.
Critica anche la Fiepet Confersercenti Roma, attraverso il suo presidente, Claudio Pica: “Possibile che l’Amministrazione comunale invece di trovare una soluzione che contempli, insieme, la tutela dell’immenso patrimonio capitolino e il decoro urbano si limiti a circoscrivere – chiudendolo con una barriera – uno spazio di altissimo valore storico architettonico? Nemmeno esistesse in altre città del mondo tanta meraviglia di travertino e marmo – spiega Pica – Un comune virtuoso deve essere in grado sia di moltiplicare i flussi turistici sapendoli gestire, che dare una stretta al fenomeno del commercio illegale”, conclude il presidente.