Roma, scoperto busto guerriero Dace in via Alessandrina
Dagli scavi di via Alessandrina è venuta alla luce una scultura antica. Raggi: “Roma non smette mai di stupire”
"L'attento lavoro di scavo della Sovrintendenza capitolina in via Alessandrina continua a regalare sorprese. È di poco fa la scoperta di un busto. Ne sapremo di più dopo gli approfondimenti degli archeologi, intanto a loro va un grande … Grazie". Lo scrive su facebook il vicepresidente di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo, che allega una immagine della scoperta.
"Le meraviglie della Roma antica: gli scavi di via Alessandrina continuano a regalare sorprese. Scoperto un busto grazie all'attento lavoro della Sovrintendenza capitolina. Roma non smette mai di stupire". Lo scrive la sindaca di Roma, Virginia Raggi su Instagram.
Via Alessandrina era una strada che collegava i Mercati di Traiano alla Basilica di Massenzio, nella zona più bassa del Rione Monti dalla quale l'area circostante prese il nome di Quartiere Alessandrino. A conclusione degli ultimi scavi nell'area del foro Traiano e del Foro di Nerva è stata riaperta nel 2013 una via Alessandrina, trasversale alla via dei Fori imperiali, sul tracciato dell'antica.
Il busto, spiega una nota del Campidoglio, con ogni probabilità appartiene a una delle circa 60-70 statue di guerrieri Daci che decoravano l'attico del Foro di Traiano, risalente all'inizio del II secolo d.C. Il torso è alto circa 1,5 metri ed è in buono stato di conservazione. Il materiale con cui erano state realizzate queste statue è il marmo e in particolare il marmo pavonazzetto, il porfido e il marmo bianco, come nel caso di quella ritrovata oggi.
Gli archeologi della Sovrintendenza capitolina spiegano che la statua è stata rinvenuta all'interno di un livello di abbandono, successivo a un crollo da datare al tempo delle demolizioni medievali, presumibilmente nella seconda metà del IX secolo d.C. Un contesto di ritrovamento diverso, quindi, da quello della testa di divinità rinvenuta lo scorso 24 maggio, che era stata invece intenzionalmente riutilizzata in un muro tardomedievale come materiale da costruzione.
Già nel 1998 e nel corso del 2000, analoghi ritrovamenti si erano verificati in occasione degli scavi della piazza del Foro di Traiano e le statue di Daci allora scoperte sono oggi esposte ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali. Lo scavo è curato dalla Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali su concessione del ministero per i Beni e le Attività culturali – Parco archeologico del Colosseo e con il supporto degli archeologi del Parco. (Com/Dip/ Dire)