Roma, scuola media Cesano inagibile, per genitori è paradossale
Dal 14 febbraio, 235 alunni e 31 docenti sono rimasti senza aule e sono stati trasferiti in un altro plesso scolastico, frequentando le lezioni di pomeriggio
"Stiamo vivendo una situazione paradossale: la preside, nella sua proposta inviata al Municipio, ha scritto che non avrebbe accettato doppi turni oltre l'8 marzo ma non si vede luce, nessuna risposta è arrivata dal Municipio". Così all'agenzia Dire Stefano Flaccomio, rappresentante di una delle classi della scuola media 'Michele Periello' di Cesano, chiusa dopo che la commissione Stabili pericolanti del Comune di Roma ha dichiarato il primo e il secondo piano totalmente inagibili.
Dal 14 febbraio scorso, 235 alunni e 31 docenti sono rimasti senza aule e sono stati trasferiti in un altro plesso scolastico a Osteria nuova, frequentando le lezioni di pomeriggio.
"Nel consiglio d'istituto di martedì scorso la preside ci ha presentato la proposta inviata al Municipio, che prevede il trasferimento di cinque classi nel plesso dove attualmente si trova la segreteria della scuola che si trasferirebbe nel fabbricato limitrofo, altre cinque classi potrebbero andare alla scuola primaria 'Angelini' sempre a Cesano e altre due negli spazi della Chiesa dove generalmente si tiene il catechismo.
Con questa soluzione- prosegue Flaccomio- i ragazzi potrebbero restare tutti a Cesano e andare a scuola di mattina. Sappiamo ufficiosamente che il Municipio l'ha recepita, hanno rifatto i sopralluoghi ma di ufficiale ancora non abbiamo nulla, l'unica cosa certa è che anche la prossima settimana continueremo a mandare i nostri figli di pomeriggio a Osteria Nuova", aggiunge il genitore.
Le lezioni di pomeriggio creano disagi a tutti, sottolinea il rappresentante di classe. "I ragazzi arrivano già stanchi, la mattina studiano, fanno i compiti, poi vanno a scuola fino alle 17.15 tornando a casa tardi, hanno dovuto rinunciare alle attività sportive, peraltro già pagate dalle famiglie, ai corsi di musica o teatro ma c'è anche chi di pomeriggio deve fare delle terapie".
Senza dimenticare che "siamo costretti a lasciarli soli la mattina o stravolgere l'organizzazione famigliare". Problemi vissuti anche dai docenti: "Mio figlio in realtà non riesce a fare più di tre ore su sei perché anche per gli insegnanti è complicato fare lezione il pomeriggio" e quindi ci sono giorni in cui i docenti sono assenti.
La chiusura della scuola ha colto tutti impreparati: "Tutti i verbali non davano mai l'inagibilità della struttura – racconta Flaccomio – anche l'ultimo verbale ha interdetto l'utilizzo del primo e del secondo piano per una lesione che c'è sul solaio, una lesione che non è strutturale ma dovuta alla cattiva manutenzione e al tempo trascorso".
Due aule erano già state chiuse all'inizio delle vacanze di Natale, la relazione dei tecnici segnalava la necessità di "un intervento di messa in sicurezza che ha un costo di 20mila euro e che prevede 20 giorni di lavoro", specifica Flaccomio. Ma nessun intervento è stato fatto, e ora, conclude, "ci troviamo in questa situazione per colpa dell'inerzia e dell'incapacità dell'amministrazione". (Man/ Dire) (Foto di repertorio)