Roma si tinge di verde: inizia l’era degli autobus elettrici di Atac
Contemporaneamente all’acquisto di nuove vetture elettriche, Roma trasforma la rimessa di Portonaccio in un hub per gli autobus elettrici
Con un investimento da oltre 220 milioni di euro, finanziato anche grazie al PNRR, Roma con i nuovi bus elettrici punta a ridurre l’inquinamento e migliorare il servizio per cittadini e turisti.
Roma volta pagina nel campo del trasporto pubblico con l’arrivo dei primi autobus elettrici nella flotta Atac: il 10 dicembre scorso, in una cerimonia a Piazza Mancini, il sindaco Gualtieri e le autorità cittadine hanno presentato i nuovi mezzi, un passo cruciale verso una mobilità più sostenibile e moderna.
Bus elettrici, i nuovi protagonisti della mobilità romana
Gli autobus elettrici, modello E-Way del gruppo Iveco, sono stati scelti per le loro caratteristiche innovative e la loro compatibilità con le esigenze di una metropoli come Roma, in totale, arriveranno 396 autobus da 12 metri e 15 snodati da 18 metri. I primi mezzi da 12 metri, già immatricolati nella serie 5000-5395, sono pronti a entrare in servizio entro la fine del 2024.
Il piano prevede tre tappe fondamentali:
- Fine 2024: 109 autobus da 12 metri;
- 15 dicembre 2025: altri 92 mezzi da 12 metri;
- Aprile 2026: 195 autobus da 12 metri e 15 snodati da 18 metri.
Tecnologia e prestazioni all’avanguardia
I nuovi e-bus sono alimentati da batterie con capacità di 347 kWh, garantendo un’autonomia di circa 300 km senza necessità di ricarica, ogni mezzo può ospitare fino a 87 passeggeri, di cui 20 seduti, ed è accessibile anche alle persone con disabilità, questo li rende ideali per affrontare le sfide del trasporto pubblico di una città grande e complessa come Roma.
La ricarica avverrà prevalentemente di notte, nelle rimesse elettrificate di Portonaccio, nella quale sono iniziati i lavori per l’elettrificazione, Tor Sapienza, Grottarossa e Trastevere, gli investimenti per l’adeguamento delle infrastrutture ammontano a 47,2 milioni di euro, con lavori già in corso per garantire la piena operatività dei mezzi.
Il piano di elettrificazione delle rimesse
La distribuzione delle postazioni di ricarica prevede:
- Portonaccio: 81 slot;
- Tor Sapienza: 88 slot (+28 opzionabili);
- Trastevere: 32 slot;
- Grottarossa: 129 slot.
Questi numeri sottolineano l’impegno del Campidoglio e di Atac nell’assicurare che l’intero sistema sia pronto per supportare una flotta elettrica di importanti dimensioni.
In strada dal 20 gennaio 2025
I romani potranno presto vedere i nuovi mezzi in azione: le prime 20 postazioni di ricarica saranno attive già dal 20 gennaio 2025, gli autobus elettrici inizieranno a circolare sulle linee H, 46, 51, 62, 64 e 75, migliorando l’esperienza quotidiana di chi utilizza il trasporto pubblico.
Il piano di elettrificazione non si ferma qui. Oltre ai 411 mezzi già previsti, il Campidoglio ha stanziato fondi per l’acquisto di ulteriori 60 autobus elettrici, questi potrebbero essere destinati alla rimessa di Tuscolana, in attesa di definire le ultime questioni logistiche.
Non solo elettricità: Roma guarda anche all’idrogeno. È in fase di progettazione la conversione della rimessa di Acilia per ospitare una flotta a idrogeno, con un primo lotto di 30 mezzi, destinato a crescere fino a 113. Tuttavia, il finanziamento per questo progetto è ancora in fase di definizione.
Questo piano rappresenta un investimento complessivo di oltre 220 milioni di euro, finanziato in gran parte dal PNRR, oltre a migliorare la qualità del servizio, l’obiettivo è ridurre le emissioni inquinanti e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Per una città come Roma, spesso criticata per il traffico e l’inquinamento, si tratta di un cambiamento epocale.
Al via l’elettrificazione del deposito Atac di Portonaccio
Contemporaneamente all’acquisto di nuove vetture elettriche, Roma fa un altro passo concreto verso la mobilità sostenibile: sono iniziati i lavori per trasformare la rimessa di Portonaccio in un hub per gli autobus elettrici. Saranno installate 81 colonnine di ricarica per supportare la flotta dei nuovi e-bus.
I cantieri sono stati aperti da pochi giorni dalla società Eurosistemi impegnata nell’installazione delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, previsti in servizio entro la fine dell’anno, in questo modo, la rimessa di Portonaccio, situata in un’area strategica per il traffico urbano, diventerà un nodo chiave per la gestione della futura flotta green dell’Atac.
Dettagli tecnici dei lavori
La prima fase dei lavori si concentra sul piazzale “bis” del deposito, dove saranno installati 61 punti di ricarica entro fine mese, che saliranno a 81 entro il primo trimestre del 2025, di queste colonnine, 79 avranno una potenza di 100 kW, mentre due offriranno una ricarica ultrafast da 200 kW, in grado di ridurre i tempi di attesa.
Le colonnine saranno alimentate da quattro shelter prefabbricati, strutture progettate per ospitare le componenti tecniche necessarie alla distribuzione dell’energia, questi shelter verranno consegnati già parzialmente assemblati, riducendo i tempi di installazione. I principali interventi edilizi riguardano la preparazione dei basamenti in calcestruzzo e gli scavi per il passaggio dei cavi elettrici.
Un progetto strategico
I lavori di Portonaccio, come già detto, sono parte di un piano più ampio che prevede la progressiva elettrificazione di altre tre rimesse: Tor Sapienza, Trastevere e Tuscolana (piazza Ragusa).
Entro il 2026, la flotta elettrica dell’Atac conterà 411 autobus, un obiettivo ambizioso reso possibile dai finanziamenti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Oltre a Portonaccio, il deposito di Tuscolana sta vivendo una fase avanzata di progettazione per la sua rifunzionalizzazione, una volta completati i lavori, potrà ospitare ulteriori 60 e-bus, consolidando il ruolo di Roma come modello di mobilità sostenibile a livello nazionale.
L’elettrificazione delle rimesse è una risposta alle sfide ambientali che la città deve affrontare, con un parco mezzi in via di modernizzazione, Atac punta sia a ridurre le emissioni di CO2, che a offrire un servizio più efficiente e confortevole per i cittadini di quanto si in questo momento.
Questo progetto non solo punta migliorare la sostenibilità del trasporto pubblico, ma si spera che contribuisca anche a rilanciare l’immagine di Atac come azienda innovativa e all’avanguardia, le nuove vetture elettriche e le infrastrutture di supporto rappresentano un investimento sul futuro della città, con benefici per la comunità.
Il processo di transizione non sarà immediato ma l’impegno di Atac e delle istituzioni locali nel portare avanti questa trasformazione è un segnale comunque positivo. Roma deve voltare pagina, e avvicinarsi sempre più agli standard delle grandi capitali europee.
Odissea Quotidiana seguirà da vicino gli sviluppi di questo e di altri progetti, e per conoscere gli aggiornamenti sul trasporto pubblico della città, visitate il nostro blog. Troverete notizie, approfondimenti e il calendario aggiornato delle chiusure.
A cura di Andrea Castano – Odissea Quotidiana