Roma, Sindacati: Governo e Campidoglio sostengano Atac, i dipendenti e famiglie
“Chiediamo con forza l’intervento della Regione Lazio, del Comune e del Governo per sanare la fragile situazione di un’azienda che da poco ha scongiurato il fallimento”
"I quasi 12mila lavoratori della più grande azienda italiana nel Trasporto pubblico locale e le loro famiglie, Atac, non possono essere messi a repentaglio da un'emergenza che richiede scelte coraggiose, specialmente a sostegno dei servizi pubblici essenziali. Chiediamo con forza l'intervento della Regione Lazio, del Comune e del Governo per sanare la fragile situazione di un'azienda che da poco ha scongiurato il fallimento, e che al momento è in gravissima difficoltà, principalmente per il crollo dei ricavi da bigliettazione.
Non si può, da una parte, pensare che si tratta di una realtà industriale strategica, e dall'altra lasciarla a se stessa, insieme a migliaia di lavoratori. E' il momento di un'assunzione di responsabilità, di fare scelte straordinarie come straordinario è il momento: di certo non possono essere i lavoratori Atac, una grande famiglia con tanti membri che in questo momento sono in prima linea, a vedersi decurtare lo stipendio. La 'macchina' rischia di fermarsi, e non si può correre questo pericolo".
E' quanto si legge in una nota dei Segretari responsabili del Tpl, Filt Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Ugl Fna del Lazio, in cui si aggiunge che "i lavoratori hanno fatto grandi sacrifici per un concordato che adesso non può in alcun modo essere messo a rischio dalla situazione di emergenza e dalle scelte, o mancate scelte, della politica: il drammatico calo dei ricavi da bigliettazione, la decisione del Campidoglio di sospendere la verifica della sosta sulle strisce blu, e adesso l'assenza di un intervento di sistema, rischiano di far pagare all'azienda e ai suoi lavoratori una situazione in cui non hanno alcuna responsabilità.
Se è vero, come viene detto ad alcuni lavoratori, che in questo momento Atac eroga servizi essenziali, le istituzioni devono dimostrarlo concretamente". "Vogliamo ricordare un concetto molto semplice – concludono – dietro i quasi 12mila dipendenti, ci sono altrettante famiglie".
(Com/Red/ Dire)