Roma, Spinaceto ostaggio dei rifiuti: monta la rabbia tra i residenti
Nel 2013 Spinaceto fu il primo quartiere di Roma a ottenere il porta a porta ma fin da subito il sistema di raccolta palesò i primi problemi
Appena fuori dal Grande Raccordo Anulare che avvolge la Capitale, le tre arterie di Spinaceto, Tor de’ Cenci ed Eur-Tre Pini sono sempre più sormontate dai rifiuti. Gli appositi cassonetti sono stracolmi e i residenti, sul piede di guerra per una situazione diventata invivibile, sono costretti a depositare l’immondizia sui marciapiedi.
Il porta a porta non funziona
La situazione che i residenti del quartiere Spinaceto di Roma si trovano a fronteggiare ha dell’incredibile, anche a fronte di ciò che avvenne nel 2013. Dieci anni fa esatti, infatti, il quartiere fu il primo della Capitale a ottenere il sistema di raccolta porta a porta. Il difetto, però, fin da subito individuato, è che il virtuoso sistema di raccolta e smaltimento rifiuti venne ristretto solo ad alcune strade.
Nelle arterie dove sono presenti i palazzi più popolosi e i condomini più antropizzati, come spiega il Presidente del Comitato di Quartiere di Spinaceto Guido Basso, rimasero a disposizione della collettività i cassonetti su strada in quanto la gestione del porta a porta si sarebbe estesa su numeri più grandi, diventando così di difficile monitoraggio.
La produzione di rifiuti esterna
Oltre al malfunzionamento della raccolta porta a porta e di quella su strada, il quartiere di Spinaceto è afflitto anche da un altro gravoso problema. Essendo un quartiere di passaggio, come spiega una residente di Tor De’ Cenci a Fanpage, “chi si dirige verso il centro di Roma o l’Eur, accosta l’auto e si ferma qui per buttare qualsiasi cosa”. Si può parlare di una vera e propria migrazione di rifiuti in questa zona di Roma.
Trovando i cassonetti pieni – continua la residente – “è facile che lasci tutto sul marciapiede o negli spazi verdi di cui dispone il nostro quartiere”. Tutti i cassonetti sono colmi di rifiuti di ogni genere dalle sedie ai tavoli, dai materassi ai frigoriferi, dalle gomme ai giocattoli per bambini fino ad arrivare ai tradizionali scarti alimentari.
Tra promesse mancate e speranze future
Sul finire dello scorso anno era stato promesso l’allargamento del porta a porta in tutta l’area di Spinaceto e Tor De’ Cenci. La promessa, però, come troppo spesso accade in politica, non ha trovato concretizzazione nella prassi quotidiana. L’amministrazione, in ogni caso, per fronteggiare una situazione ai limiti della vivibilità, ha assicurato la volontà di costruire isole ecologiche per lo smaltimento.
Un altro residente del quartiere ha così commentato la proposta del comune: “Questa delle isole ecologiche è l’ultima cosa che ci è stata detta e non sappiamo se e quando verranno costruite. Ci avevano detto anche che avrebbero esteso il porta a porta. E ancora che avevano istallato 23 videocamere di sorveglianza. Da queste videocamere non abbiamo avuto nessun beneficio e la situazione peggiora sempre di più”.