Roma, “Stop agli sfratti per il Giubileo”: l’emergenza abitativa e la povertà crescente
Col Giubileo, la diocesi di Roma si sta organizzando per offrire sostegno ai più bisognosi e per mettere a disposizione spazi per i poveri
A Roma che si prepara al Giubileo del 2025, l’emergenza abitativa e la povertà continuano a far sentire il loro peso. È la Caritas, da sempre in prima linea nell’assistenza ai più fragili, a lanciare un appello accorato: una moratoria sugli sfratti, soprattutto quelli per morosità incolpevole, durante l’Anno Santo. Una proposta che trova il sostegno del sindaco Roberto Gualtieri e del governatore del Lazio, Francesco Rocca, ma che alimenta un acceso dibattito politico e sociale.
La moratoria: un appello per i più fragili
Durante la presentazione del settimo rapporto Caritas sulla povertà nella Capitale, il sindaco Gualtieri ha accolto la proposta definendola “un atto di giustizia sociale”. Richiamandosi all’esperienza delle misure straordinarie adottate durante la pandemia, Gualtieri ha sottolineato l’urgenza di un intervento normativo per sospendere temporaneamente gli sfratti, soprattutto in un momento di grande afflusso di pellegrini e turisti.
Anche il governatore Rocca si è detto favorevole, impegnandosi a sostenere la proposta nei tavoli dedicati al Giubileo: “Non possiamo ignorare le persone più vulnerabili, soprattutto sapendo che molte aree di edilizia residenziale pubblica sono controllate dalla criminalità”. Rocca ha inoltre annunciato nuove risorse per il sostegno all’affitto e misure contro la povertà alimentare, che saranno presentate nei prossimi giorni.
Il fronte del no: le critiche del centrodestra
Non tutti, però, condividono l’idea di bloccare gli sfratti. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha criticato duramente Gualtieri, accusandolo di “sponsorizzare l’occupazione abusiva” e di strumentalizzare il Giubileo per giustificare politiche indulgenti. “Non è compito del sindaco fare il Papa. La moratoria non è la risposta, serve rigore e rispetto delle regole”, ha dichiarato Gasparri.
Nonostante le opposizioni, la mozione sul blocco degli sfratti è passata in Consiglio Comunale, sostenuta dal gruppo di Sinistra Civica Ecologista, che la definisce un “atto necessario per proteggere i più deboli”.
Il quadro della povertà a Roma
I numeri presentati dalla Caritas dipingono un quadro drammatico: il 12,7% dei romani è a rischio di povertà, con un aumento del 21% degli utenti nelle mense sociali rispetto all’anno precedente. Nel 2023, le tre mense cittadine gestite in collaborazione con il Comune hanno distribuito oltre 322.000 pasti a 11.124 persone, in gran parte uomini. Parallelamente, i centri di ascolto hanno registrato un incremento del 12% di richieste di aiuto, soprattutto da parte delle donne, che rappresentano il 60% degli utenti.
La Caritas denuncia inoltre l’impatto negativo della sospensione del reddito di cittadinanza, sostituito dall’assegno di inclusione e dal supporto alla formazione, misure che non hanno compensato adeguatamente il vuoto lasciato dal vecchio sussidio.
Le iniziative per il Giubileo
In vista del Giubileo, la diocesi di Roma si sta organizzando per offrire sostegno ai più bisognosi. Il vicario Baldo Reina ha annunciato incontri con parroci e istituti religiosi per mettere a disposizione spazi per i poveri, mentre la Caritas punta ad attivare “100 parrocchie per il doposcuola”, un progetto educativo dedicato ai bambini delle famiglie più svantaggiate.
Una soluzione temporanea per i senzatetto è rappresentata dalle tensostrutture, che il sindaco Gualtieri ha assicurato saranno operative entro l’Anno Santo. Tuttavia, il direttore della Caritas, Giustino Trincia, ha ribadito che “le tende non sono la soluzione definitiva, ma un riparo necessario per questa fase”.
L’inaugurazione del nuovo presidio civico all’Esquilino è stata definita dal Campidoglio un’esperienza pionieristica. Questi poli civici rappresentano un tentativo di integrare assistenza sociale, sanitaria e abitativa, offrendo risposte concrete alle necessità dei più vulnerabili.