Roma. Tar boccia aumento tariffe bus turistici, Gualtieri: faremo ricorso
L’argomentazione chiave di Gualtieri si basa sulla visione di una città meno congestionata e più L’argomentazione chiave di Gualtieri si basa sulla visione di una città meno congestionata e più sostenibile, un obiettivo raggiunto con le nuove tariffe

Bus turistico in Via Petroselli a Roma (Foto dal sito del Comune di Roma)
Nella sentenza emessa il 19 marzo, il TAR del Lazio ha respinto il nuovo piano tariffario per i bus turistici, proposto nell’ambito delle misure giubilari. Le motivazioni dietro la decisione si fondano su una presunta incompetenza del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nell’introduzione di tali modifiche. Secondo i giudici, la questione avrebbe dovuto passare attraverso l’assemblea capitolina, evidenziando un presunto eccesso di potere da parte del commissario straordinario.
La sentenza ha accolto il ricorso presentato da sedici società, dando risalto alle competenze specifiche che un organo comunale dovrebbe rispettare in materia di regolamentazione tariffaria.
La difesa di Gualtieri e i risultati conseguenti
Roberto Gualtieri ha reagito energicamente alla sentenza, annunciando l’intenzione di proporre un ricorso. Il sindaco ha sottolineato l’efficacia del provvedimento che, a suo dire, ha drasticamente ridotto il numero di bus turistici nel centro città del 40%, con un incremento significativo dell’uso dei parcheggi periferici.
L’argomentazione chiave di Gualtieri si basa sulla visione di una città meno congestionata e più sostenibile, un obiettivo raggiunto con le nuove tariffe che preludono a un miglioramento della qualità della vita urbana. Tuttavia, il TAR ha mosso critiche soprattutto di forma, suggerendo la possibilità che, con le giuste modifiche, un eventuale ricorso potrebbe rimettere in pista l’iniziativa.
Reazioni politiche: tra plausi e critiche
Il consigliere Federico Rocca di Fratelli d’Italia ha accolto con favore la sentenza, interpretandola come una sconfitta per l’amministrazione comunale che tenta, a suo avviso, di fare cassa a discapito degli operatori e dei turisti. Rocca critica il governo locale per il suo approccio, definendolo controproducente per il turismo e l’economia cittadina.
Al contrario, la giunta capitolina si difende delle accuse, ribadendo la centralità del coordinamento e del miglioramento del sistema traffico nelle aree ad alta densità turistica.
Implicazioni per il turismo a Roma
La vicenda solleva interrogativi sui piani di gestione del turismo a Roma, una città che bilancia faticosamente il prestigio del suo patrimonio con le pressioni della modernità. Le decisioni sulla regolamentazione dei flussi turistici giocano un ruolo cruciale, influenzando non solo l’economia locale, ma anche la percezione culturale e la vivibilità della capitale italiana.
Gli sviluppi futuri di questa storia forniranno indicazioni a lungo termine su come Roma intende affrontare le sfide del turismo contemporaneo, in un continuo dialogo tra esigenze locali e obblighi amministrativi.
*Foto dal sito del Comune di Roma