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Roma, Teatro dell’Opera: va in scena la Turandot di Puccini

La Turandot di Giacomo Puccini, impetuosa e maestosa come sempre, al Teatro dell’Opera di Roma

E così, giovedì scorso, è andata in scena l’ultimo giorno di rappresentazione di Turandot di Giacomo Puccini, che impetuosa e maestosa come sempre, arriva al Teatro dell’Opera di Roma per concludere la stagione 2012/2013.

La monumentale scenografia, l’ottima Liù, i bravissimi Ping Pong e Pang, hanno preso vigore dalla scelta di prevedere la conclusione dell’opera con la scena di Liù, così come avvenne alla prima rappresentazione del 1926 al teatro alla scala, diretta da Arturo Toscanini: incompleta, come l’ha lasciata Giacomo Puccini.

’Nessun dorma’, cantata da Calaf rappresenta il momento più atteso dal pubblico della Turandot, che applaude il tenore, Marcello Giordani. La russa Elena Popovskaya è stata una Turandot capace di attrarre attenzione ed emozionare, di rendere semplice una partitura dai non facili risvolti. Il pubblico, però, applaude con vigore la fortunata esibizione di Maija Kovalevska, Liù nella rappresentazione del 30 ottobre.

Il fascino e gli effetti spettacolari non sono mancati. Sul podio il maestro Pinchas Steinberg e maestro del coro Roberto Gabbiani. Con la regia di Roberto De Simone, ripresa da Mariano Bauduin (nell’edizione andata in scena nel 2009 al Teatro Petruzzelli), l’opera riporta in vita una quanto mai misteriosa e lontana Cina, con allestimenti da note realistiche più che fantasiose. Grazie anche alle scene firmate da Nicola Rubertelli, ai costumi di Odette Nicoletti e alle luci di Agostino Angelini, è stato possibile cogliere l’essenza della Turandot, sontuosa e primordiale allo stesso tempo.

La parte corale, sempre in linea con la necessità di rendere corposa e ricca la scena, ispirata ai Guerrieri di Terracotta rinvenuti recentemente in Cina, ricopre il ruolo fondamentale di commento dell'azione drammatica dei protagonisti e di testimoni della crudeltà della loro sovrana.

Nel ruolo di Turandot, Evelyn Herlitzius si alterna con Elena Popovskaya; nel ruolo di Calaf Marcello Giordani, Kamen Chanev e Bogdan Roman; nei panni di Liù, Carmela Remigio e Maija Kovalevska; l’Imperatore Altoum è Chris Merritt; Timur è Roberto Tagliavini; Ping è Simone Del Savio, Pong è Saverio Fiore e Pang è Gregory Bonfatti.

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