Roma, Tiberis: la spiaggia del Tevere doveva aprire il primo giugno. Ma è deserta
Il bando indetto da Zetèma per il servizio ristorazione di Tiberis, la spiaggia del Tevere, non ha ricevuto proposte
Era previsto il taglio del nastro per il primo giugno, ma Tiberis, la spiaggia del Tevere, non ha ricevuto offerte di allestimento, almeno per quanto riguarda il servizio ristoro. Tiberis è l’area di oltre 10mila metri quadrati che ogni anno – questo sarebbe il quarto consecutivo – in vista del mese di agosto, viene attrezzata con lettini, sdraio, ombrelloni, docce, spogliatoi, campi da beach volley e macchinette per snack e bevande. È il tentativo del Campidoglio per riqualificare l’area che si affaccia sul Tevere.
Quest’anno la decisione era quella di far partire il progetto fin dal mese di giugno fino a settembre, provvedendo stavolta anche al servizio di ristorazione con cibo e bevande. Un salto di qualità decisivo rispetto ai distributori automatici di cui, fino questo momento, si sono servite le persone che si recavano all’arenile. Il Campidoglio ha quindi affidato il bando a Zetèma, per ritentare un’impresa che già era fallita nel 2019. Il bando, però, anche quest’anno, non ha ricevuto proposte di progetti, restando così tristemente deserto.
Nessun servizio di ristorazione per Tiberis, il bando fallisce ancora
Sono stati quindi riaperti e prorogati i termini all’11 di giugno, ma, ancora una volta, non ci sono state proposte. Gli esercenti avrebbero dovuto fornire una spiegazione dettagliata dell’attività, specificando le proposte per arricchire l’offerta; se la presenza di un Dj-set o di un’animazione, o ancora di una formula per l’aperitivo. Secondo quando indicato dal bando, il servizio sarebbe dovuto essere disponibile dal martedì al giovedì dalle 8:00 alle 20:00 e dal venerdì alla domenica fino alle 21:00. Ma rimarrà, per ora, soltanto un’idea.
Nessuno, però, sembrerebbe voler occuparsi dell’arenile adiacente l’Eur, proprio sotto al ponte Guglielmo Marconi. Anzi, la zona risulta sempre più degradata, con delle baracche nelle vicinanze e dei roghi tossici, accesi nelle ore notturne, per la combustione dei rifiuti. Per Piergiorgio Benvenuti, Presidente del movimento ecologista Ecoitaliasolidale, l’unica soluzione è quella di rinnovare la proposta per bloccare la sperimentazione del lido.