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Roma, torna a splendere Piazza Farnese

Restaurate la facciata del Palazzo e le due fontane monumentali. Gualtieri: “Consolidata l’amicizia tra Francia e Italia”

Dettagli di Piazza Farnese

Dettagli di Piazza Farnese

Prosegue il programma di “spacchettamento” di Roma in vista dell’Anno Santo. Dopo mesi di attesa e lavori di restauro, Piazza Farnese a Roma torna a mostrare tutta la sua bellezza. Con una cerimonia solenne, sono stati ufficialmente inaugurati il restauro della facciata di Palazzo Farnese e il recupero delle due iconiche fontane monumentali. L’evento, che ha segnato la chiusura del cantiere, rappresenta un importante risultato per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale della Capitale.

Piazza Farnese, il dettaglio della riqualificazione

All’inaugurazione hanno partecipato personalità di spicco del mondo istituzionale e culturale, tra cui il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’Ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens, la direttrice dell’École Française de Rome Brigitte Marin, la Soprintendente speciale per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma Daniela Porro, l’Assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio e il Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce. L’evento è stato un’occasione per celebrare l’amicizia tra Francia e Italia, simbolicamente rappresentata dal restauro di una delle piazze più iconiche di Roma, che ospita proprio l’Ambasciata di Francia.

L’intervento ha interessato due dei simboli più rappresentativi di Piazza Farnese:

  1. La facciata di Palazzo Farnese, uno dei capolavori assoluti dell’architettura rinascimentale, opera del Sangallo e di Michelangelo;
  2. Le due fontane monumentali, le cui grandi vasche in granito monolitico provengono dalle Terme di Caracalla, successivamente trasformate in fontane nel XVII secolo.

Il restauro della facciata, curato dall’Ambasciata di Francia in collaborazione con la Soprintendenza, ha restituito a Roma uno dei suoi gioielli architettonici più preziosi. L’intervento ha rimosso strati di sporco, depositi atmosferici e incrostazioni, facendo riemergere i dettagli e le tonalità originali della facciata rinascimentale.

Le fontane restaurate dalla Sovrintendenza Capitolina

Il sindaco Roberto Gualtieri ha definito l’intervento un’opera “straordinaria”, capace di restituire alla città un capolavoro architettonico in tutto il suo splendore. “Ora tutta la piazza risplende come non si era mai vista da tantissimi decenni”, ha dichiarato con orgoglio.

L’Ambasciatore di Francia Martin Briens, visibilmente soddisfatto, ha sottolineato come il restauro della facciata fosse un obiettivo strategico in vista del Giubileo del 2025, evidenziando l’impegno e la collaborazione tra le istituzioni italiane e francesi.

Parallelamente, la Sovrintendenza Capitolina ha curato il restauro delle due fontane, rese celebri dalle loro enormi vasche monolitiche di granito. Queste vasche, un tempo parte delle Terme di Caracalla, furono trasformate in fontane monumentali nel 1600 e posizionate al centro della piazza, dove ancora oggi rappresentano uno dei suoi elementi simbolo.

Gualtieri: “Opera straordinaria”

Le operazioni di restauro hanno richiesto un impegno meticoloso, con particolare attenzione alla rimozione delle incrostazioni calcaree che nel tempo avevano alterato la bellezza delle superfici. La pulizia e il trattamento conservativo hanno restituito luminosità e brillantezza al granito, consentendo a cittadini e turisti di apprezzarne nuovamente l’antico splendore.

Il sindaco Gualtieri ha evidenziato l’importanza del restauro, non solo per l’aspetto artistico, ma anche per il valore simbolico e culturale della piazza. “Queste non sono solo sedi di lavoro, ma monumenti importantissimi”, ha dichiarato, sottolineando la dimensione europea del progetto, in cui Italia e Francia hanno collaborato a stretto contatto.

Il restauro rientra nel più ampio programma PNRR Caput Mundi, un’iniziativa di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di Roma, con particolare attenzione ai progetti legati al Giubileo 2025. Questo piano mira a restituire alla città alcuni dei suoi luoghi simbolo, rendendoli pienamente fruibili per i romani e i visitatori internazionali.