Roma, torture e frustate ai figli piccoli: madre condannata a 10 anni
Una madre è stata condannata a dieci anni di reclusione per aver gravemente maltrattato i suoi due figli, di soli 6 e 4 anni
Una giovane madre di 26 anni è stata condannata a dieci anni di reclusione per aver gravemente maltrattato i suoi due figli, di soli 6 e 4 anni. La donna, J. A., è stata giudicata colpevole dal collegio della quinta sezione penale del Tribunale di Roma, che ha emesso la sentenza dopo aver analizzato gli orrori a cui i bambini erano stati sottoposti.
Torture e condizioni disumane
Tra le accuse mosse contro la donna, emerge l’atrocità di aver ustionato i suoi figli con acqua bollente, infliggendo loro sofferenze inimmaginabili. I bambini, nati da una relazione con un uomo residente in Francia, vivevano in condizioni disumane. Il caso è venuto alla luce quando due poliziotti hanno trovato i piccoli in strada, in stato di grave abbandono e con segni di torture sul corpo. Entrambi i bambini presentavano ferite impressionanti: morsi di topo, bruciature di sigarette disseminate su tutto il corpo, oltre a evidenti segni di malnutrizione.
Picchiava i figli con bastoni e cavi elettrici
Secondo i resoconti investigativi, per mesi i due fratelli erano stati picchiati ripetutamente con bastoni, frustati con cavi elettrici e sottoposti a un regime di fame e violenza, che avrebbe potuto condurli alla morte se non fossero stati soccorsi in tempo.
La crudeltà della madre ha sconvolto gli inquirenti e l’opinione pubblica, e la corte ha ritenuto opportuno infliggere una pena più severa rispetto a quella richiesta dal pubblico ministero, che aveva inizialmente chiesto una condanna a 7 anni.
Il futuro incerto dei due bambini
Nonostante il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, i danni subiti dai bambini sono gravi, non solo a livello fisico ma anche emotivo, e si teme che ci vorranno anni di cure e supporto psicologico per aiutarli a superare le terribili esperienze subite.