Roma trasporti, Atac cambia ma il debito aumenta
L’azienda avrà quindi altri 4 anni per saldare il debito con le banche
Con l'avvento della nuova dirigenza ai vertici dell'Atac, l'azienda municipalizzata del trasporto pubblico nella Capitale si è definita una nuova struttura societaria, con una catena di comando corta per centralizzare le responsabilità. Sono state soppresse 9 Direzioni. Le 2 figure cardine della nuova organizzazione aziendale sono l'Amministratore Unico Armando Brandolese e il Direttore Generale, Marco Rettinghieri. Al primo afferiscono le risorse per presiedere alle funzioni di controllo e alle attività societarie, mentre il Direttore Generale sovrintende alle principali strutture gestionali.
"La nuova organizzazione – ha spiegato il Dg Rettinghieri – consentirà all'azienda di traguardare l'obiettivo di una gestione efficiente con quello di un servizio adatto alle esigenze di una realtà complessa com'è la Capitale d'Italia. Atac farà quanto è nelle sue possibilità per arrivare alla scadenza del nuovo contratto di servizio, prevista per il 2019, con le carte in regola per partecipare all'evoluzione richiesta dal contesto normativo", prosegue il nuovo dirigente Atac, il quale "auspica che le istituzioni e i cittadini sostengano lo sforzo della azienda capitolina, facendo ognuno quanto è nelle loro responsabilità, la sfida di Atac è una sfida di tutta la città", conclude Rettinghieri.
Attualmente, Atac ha sulle spalle il peso di un debito di 167 milioni di euro verso le banche con le qu ali ha stipulato un contratto di finanziamento nel 2012 per la somma totale di 398 milioni di euro, contratto che prevedeva un piano di rientro con termine ultimo per saldare il debito la data del 18 ottobre 2015, debito che poi non è stato saldato; ma l'accordo con le banche prendeva in esame, in caso di difficoltà dell'azienda, la possibilità di prolungare i tempi per onorare il finanziamento, fino al 3 dicembre 2019, a condizione del raggiungimento di alcuni obiettivi minimi stabiliti contrattualmente, tra i quali è inclusa la sottoscrizione del nuovo Contratto di servizio.
Malgrado non tutti gli obiettivi fossero stati soddisfatti alla scadenza del contratto di finanziamento lo scorso 18 ottobre 2015, il Campidoglio ha approvato una delibera "Al fine di consentire ad Atac di predisporre il Piano industriale aggiornato sulla base del nuovo Contratto di servizio necessario alla formulazione di una proposta articolata d i risistemazione dell'indebitamento finanziario senza alcun intento innovativo, le Banche finanziatrici si sono dichiarate disposte a stipulare un accordo di proroga fino al 18 aprile 2016", recita la delibera del commissario F. P. Tronca, una proroga che ha un valore propedeutico alla "successiva sottoscrizione dell'accordo di estensione al 3 dicembre 2016".
L'azienda avrà quindi altri 4 anni per saldare il debito con le banche; il prolungamento dell'accordo graverà sulle sue casse di altri oneri finanziari, stimati, solo per il periodo di 6 mesi, dal 18 ottobre 2015 al 18 aprile 2016, in circa 4.032.000 euro.