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Roma trasporti: i tram tornano in servizio e sulla Metro A e B arriva la doppia obliterazione

Torna gradualmente il servizio dei tram: ecco un riepilogo delle linee e delle modifiche previste a partire dal 4 novembre

Tram 14, linea Termini-Togliatti

Tram 14, linea Termini-Togliatti

Da lunedì 4 novembre, la rete tramviaria romana farà un primo passo verso il ritorno alla normalità dopo una lunga fase di lavori a Porta Maggiore. Il cantiere, necessario per rinnovare le infrastrutture e migliorare l’efficienza del trasporto, ha portato alla sospensione temporanea del servizio tramviario in uno dei principali snodi della città, ora, con la fase finale in corso, alcune linee torneranno gradualmente in funzione, pur con alcune modifiche temporanee e un servizio di bus sostitutivi per coprire i tratti non ancora serviti dai tram.

Porta Maggiore: lavori quasi conclusi

Porta Maggiore è una delle aree più trafficate della capitale, un crocevia per le linee tramviarie che attraversano Roma, il progetto di riqualificazione è stato pensato per risolvere i problemi strutturali e aggiornare i sistemi per migliorare la sicurezza e la fluidità del trasporto pubblico su rotaia.

Da anni, la rete tramviaria di Roma soffre di interruzioni e ritardi causati da infrastrutture obsolete che richiedono interventi di manutenzione, con la riapertura prevista per il 2 dicembre, l’intera rete dovrebbe finalmente poter garantire un servizio efficiente.

Quali linee vengono riattivate dal 4 novembre?

Ecco un riepilogo delle linee e delle modifiche previste a partire dal 4 novembre:

  • Linea 2: resta sospesa e sarà sostituita da autobus per tutto il periodo dei lavori.
  • Linea 3: sarà operativa solo parzialmente, con il tram attivo tra Porta Maggiore e Valle Giulia, mentre la tratta tra Porta Maggiore e Trastevere sarà coperta da autobus sostitutivi.
  • Linea 5: il servizio sarà interamente sostituito da bus fino alla fine dei lavori.
  • Linea 8: anch’essa rimane sospesa, con la linea coperta da autobus.
  • Linea 14: nonostante la programmazione originale prevedesse la riattivazione della linea, il tram sarà sostituito da bus navetta per permettere ulteriori lavori da parte di ANAS sulla Tangenziale Est.
  • Linea 19: funzionerà in modalità parziale. Saranno presenti tre servizi sostitutivi:
    1. 19NAV (bus navetta) tra Risorgimento e Valle Giulia.
    2. Tram 3 tra Valle Giulia e Porta Maggiore.
    3. Bus 14 da Porta Maggiore a Bresadola e bus 519 da Bresadola a Gerani.

Cosa aspettarsi dal 2 dicembre

L’intera rete tramviaria dovrebbe essere nuovamente operativa a partire dal 2 dicembre, Roma punta a una rete tramviaria che sia non solo efficiente ma anche moderna e sicura, a beneficio di residenti e turisti, la riapertura completa della rete sarà un passo importante verso una mobilità sostenibile e verso un trasporto pubblico più funzionale, obiettivo fondamentale per una città che deve far fronte a flussi di traffico intensi nell’anno del Giubileo e non solo.

Metro C: le conseguenze del taglio dei fondi

Il futuro della linea C della metropolitana romana è a rischio. La recente bozza della Legge di Bilancio 2025 include un taglio di 425 milioni di euro, riducendo significativamente i fondi destinati a questa infrastruttura strategica. Con queste nuove limitazioni, la realizzazione del tratto Clodio-Farnesina rischia di essere cancellata, bloccando anche i fondi già stanziati. Il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato che la situazione richiede urgentemente chiarimenti, mentre i comitati cittadini chiedono una revisione dei tagli, paventando conseguenze sul traffico e sulla mobilità cittadina.

Roma, una delle città più affascinanti e trafficate del mondo, potrebbe presto trovarsi compromesso uno dei progetti fondamentali del suo sistema di trasporto pubblico: la bozza della Legge di Bilancio 2025 prevede un taglio di 425 milioni di euro dai fondi destinati alla linea C della metropolitana, il che comporterebbe il rischio di un’interruzione del progetto di espansione di questa infrastruttura.

Il progetto originario della linea C era stato concepito per collegare parti essenziali della città e snellire il traffico e in questi anni ha attraversato fasi positive e negative e quello che si prospetta con il taglio dei finanziamenti, sembrerebbe un nuovo stop che rimetterebbe in discussione il completamento di una tratta fondamentale: quella da Clodio-Farnesina a Piazza Venezia.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso forte preoccupazione per le implicazioni di questa riduzione, dichiarando che, se non verranno ripristinati i fondi, l’intera tratta sarà messa a rischio.

Le conseguenze del taglio delle risorse

Il taglio proposto di 425 milioni di euro non solo limita il finanziamento della tratta Clodio-Farnesina, ma compromette anche i 465 milioni già stanziati per il completamento della stessa, secondo il sindaco, questa parte del progetto non può essere “spezzata” in lotti indipendenti, pertanto, se il taglio verrà confermato, la tratta sarà irrealizzabile nella sua totalità.

Inoltre, il mancato completamento di questa parte del progetto causerebbe un incremento di 50 milioni di euro nei costi di realizzazione per la tratta T2, che dovrebbe unire Piazza Venezia a Clodio/Mazzini.

Questa decisione appare incomprensibile considerando la strategicità della linea C per la mobilità romana, il collegamento tra Clodio-Farnesina e il resto della rete non è solo una necessità per ridurre il traffico, ma è anche una soluzione alla congestione cronica della Capitale, e perdere questa opportunità rischia di causare danni irreversibili.

La situazione secondo il sindaco e i comitati cittadini

Gualtieri ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Messaggero, nella quale, come detto, ha espresso la sua preoccupazione per l’interruzione della tratta Clodio-Farnesina, ha sottolineato come la scelta di avviare il cantiere nella zona della Farnesina rappresentasse una decisione ottimale, in quanto l’area scelta è di proprietà dell’AMA, e avrebbe permesso di limitare al minimo le interferenze con la viabilità cittadina.

Il sindaco ha inoltre evidenziato che non si tratta di una decisione presa specificamente contro Roma, ma di un taglio lineare applicato su scala nazionale per ragioni di contenimento della spesa pubblica, a confermare questa teoria è intervenuto anche il Comitato cittadino MetroXRoma, un gruppo attivo nella difesa e promozione delle infrastrutture pubbliche della Capitale.

Secondo l’analisi del Comitato, l’inserimento del taglio dei fondi per la linea C è comparso in modo anomalo nella documentazione tecnica della Legge di Bilancio e non sarebbe specificato nella sezione principale, lasciando spazio a interpretazioni e, forse, alla possibilità di rivedere questa scelta.

Quali le possibili soluzioni?

Nei prossimi giorni, il Sindaco incontrerà il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per discutere della questione e cercare una possibile soluzione, l’obiettivo di Gualtieri è di ottenere chiarezza sui fondi e, se possibile, rinegoziare le risorse per evitare di compromettere un progetto di rilevanza nazionale.

La speranza è che un confronto diretto con il Governo possa portare a una revisione del taglio, scongiurando l’interruzione dei lavori e garantendo il futuro della linea C.

Metro A e B, doppia obliterazione in uscita: una nuova strategia contro l’evasione tariffaria

Ritorna l’idea della doppia obliterazione nelle metropolitane romane, una misura che potrebbe contrastare l’evasione del biglietto. L’assessore alla mobilità, Eugenio Patané, ha annunciato in commissione mobilità la possibilità di introdurre nuovi tornelli per le linee A e B della metro. Questi, oltre a richiedere il biglietto all’ingresso, ne esigeranno la validazione anche all’uscita. Con tornelli più alti e controlli rafforzati, Roma punta a ridurre il fenomeno del “salto del tornello” e a migliorare la raccolta dati sui flussi passeggeri.

Roma Capitale sta valutando l’introduzione della doppia obliterazione per i passeggeri della metro sulle linee A e B, lo ha confermato l’assessore alla mobilità Eugenio Patané, rispondendo alle domande dei consiglieri comunali in commissione mobilità, questa misura, pensata come soluzione a diversi problemi del sistema di trasporto, si propone di contrastare il fenomeno dell’evasione tariffaria e migliorare la gestione dei flussi di viaggio.

Tornelli nuovi e doppia obliterazione

L’introduzione della doppia obliterazione consiste nel validare il biglietto non solo all’ingresso, ma anche all’uscita della stazione, si tratta di una soluzione già adottata in altre città europee e internazionali per migliorare il controllo sull’uso dei mezzi pubblici.

Per Roma, questa iniziativa sarebbe una prima assoluta sulle linee A e B, le prime due linee della capitale, dotate di tornelli ormai datati, alcuni risalenti addirittura alla fine degli anni ’90, con la sostituzione dei vecchi tornelli a tripode con tornelli moderni, più alti e con sistemi di rilevazione avanzati, l’obiettivo è duplice: evitare l’evasione tariffaria e ottenere dati di traffico più precisi.

Secondo Patané, i nuovi tornelli dovrebbero essere alti almeno due metri, scoraggiando così l’ormai celebre “salto del tornello” che tanti utenti praticano per eludere il pagamento del biglietto, ma c’è di più: la doppia obliterazione consentirebbe ad Atac di raccogliere informazioni più precise sui percorsi seguiti dai passeggeri. Questo permetterà di comprendere meglio quali siano le tratte più trafficate e di pianificare interventi mirati per migliorare la qualità del servizio.

Una soluzione per l’evasione tariffaria?

L’evasione tariffaria è da anni una piaga per il sistema di trasporto romano, che registra perdite annuali di milioni di euro a causa di passeggeri senza biglietto, si stima che la sola metro di Roma subisca perdite proprio a causa del “salto del tornello”, la doppia obliterazione potrebbe rappresentare un deterrente efficace per limitare il problema e recuperare risorse da reinvestire nel miglioramento del servizio.

Nel 2016, un’idea simile era stata avanzata dall’allora consigliere Enrico Stefàno, che propose la doppia obliterazione per la linea C, la terza metropolitana di Roma, tuttavia, il progetto non venne mai realizzato e oggi, a distanza di anni, l’assessore Patané rilancia questa proposta sulle linee principali della città, forse con maggiori possibilità di successo.

E la linea C?

Un punto debole del progetto riguarda proprio la linea C, la più recente delle tre linee metro romane, che, nonostante sia la più soggetta a evasione tariffaria, non potrà beneficiare a breve termine della doppia obliterazione.

I tornelli installati sulla linea sono infatti ancora in buone condizioni e lontani dal raggiungere la loro fine vita tecnica, rendendo poco giustificabile un investimento per la loro sostituzione, la mancanza di controlli serrati su questa linea ha però portato negli anni a un notevole tasso di evasione, che sarà comunque monitorato con altre soluzioni.

Altri aspetti da considerare

L’implementazione di tornelli più alti e la doppia obliterazione non sono le uniche misure proposte per contrastare l’evasione: un’altra problematica riguarda i varchi antincendio, spesso utilizzati impropriamente per evitare il pagamento del biglietto, questi accessi di sicurezza vengono sfruttati da alcuni passeggeri per entrare o uscire dalle stazioni senza biglietto, approfittando della scarsa sorveglianza.

L’assessore alla Mobilità, Eugenio Patané ha accennato alla necessità di intensificare i controlli anche su questi varchi, e una soluzione potrebbe essere l’installazione di telecamere di sorveglianza o l’incremento del personale addetto alla vigilanza, per scoraggiare l’uso improprio di queste uscite.

Odissea Quotidiana seguirà da vicino gli sviluppi di questo e di altri progetti, e per conoscere gli aggiornamenti sul trasporto pubblico della città, visitate il nostro blog. Troverete notizie, approfondimenti e il calendario aggiornato delle chiusure.

A cura di Andrea Castano – Odissea Quotidiana