Roma, trovato senza vita il corpo di Philip Rogosky. Ogni giorno 80 denunce, tanti minori
Le statistiche confermano come fondamentale per rintracciare le persone sia la prima settimana dalla denuncia di scomparsa
Era sparito senza lasciare tracce a gennaio. Se ne era parlato a Chi l’ha visto? e la polizia lo stava cercando. L’hanno trovato il 24 marzo con un sacchetto di plastica sulla testa all’Insugherata di Roma.
Ne avevamo parlato recentemente a propositi degli oltre 1.200 scomparsi che si registrano ogni anno a Roma e i 29.000 in Italia e adesso le ricerche hanno avuto un epilogo drammatico. Ritrovato senza vita il corpo di Philip Rogosky, produttore cinematografico scomparso lo scorso 29 gennaio, quando era uscito dalla sua casa di Ponte Sant’Angelo per andare a fare una passeggiata. La morte sembra dovuta ad asfissia e sarebbe avvenuta da due settimane almeno. Il 56enne è stato trovato con la testa in un sacchetto di plastica collegato con un tubo a una bombola di elio.
La maggior parte dei ritrovamenti accadono nella prima settimana. Sono mille i morti non identificati!
La scoperta del corpo di Philip Rogosky è avvenuta grazie alla segnalazione di un passante che camminava nel parco in zona Cassia a Roma, mettendo fine alle speranze di ritrovare l’ex produttore cinematografico ancora in vita. Del caso si era occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto? su Raitre che ha scritto sul sito web della trasmissione: “Ritrovato purtroppo senza vita Philip, l’uomo scomparso a Roma il 29 gennaio.”
Sul fronte dei ritrovamenti, le statistiche confermano come fondamentale per il rintraccio della persona sia la prima settimana dalla denuncia di scomparsa: oltre il 70% è stato infatti ritrovato entro sette giorni dalla denuncia. La Relazione annuale elaborata dal Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, tiene il conto anche dei cadaveri non identificati: sono circa mille quelli presenti nell’apposito registro nazionale.
Ogni giorno 80 denunce e la maggior parte sono minori
Il caso Rogosky appartiene alla schiera degli scomparsi italiani, mentre ogni giorno si registrano 80 denunce di persone scomparse e la maggioranza sono minori. Nel 2023 sono spariti più di 17mila minori stranieri! Per lo più giunti in Italia con i barconi o dai valichi di frontiera. Bambini africani o asiatici, che le famiglie affidano al destino, che è sempre migliore delle carestie e delle guerre che perseguitano i paesi di gran parte del Terzo Mondo e dei quali noi sappiamo poco o niente perché per la grande comunicazione non rivestono nessuna importanza. Sono guerre, paesi ed esseri umani dimenticati e si continuano a ignorare anche dopo la venuta in Italia, tant’è che quelli scomparsi si presume siano pure una parte minoritaria di quanti ne arrivano.
Degli scomparsi la metà si ritrovano. Nel 2023 sono stati 188 quelli ritrovati morti
Sono state complessivamente 29.315 nel 2023, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Quasi la metà sono state ritrovate (14.158, pari al 48,3% del totale), mentre 15.156 risultano ancora irreperibili. Dei ritrovati, 188 sono stati rinvenuti morti. Il 75% degli scomparsi (21.951 casi) sono minorenni; di questi 17.535 sono stranieri. Gli uomini sono maggiormente interessati dal fenomeno, con l’80% delle denunce (23.458), rispetto al 20% delle donne (5.857). I due terzi delle denunce riguardano stranieri (19.646). E’ quanto emerge dalla Relazione annuale elaborata dal Commissario straordinario del governo per le persone scomparse.
Molte persone scompaiono più volte e più volte vengono rintracciate
Nella relazione è stato introdotto, per la prima volta, lo studio delle “denunce di scomparsa ripetute”, in cui si analizzano i casi di persone che scompaiono e vengono più volte rintracciate: sono state 1.746 le persone allontanatesi e rintracciate più volte nel 2023. La maggior parte delle scomparse (l’88% per gli stranieri e il 75,6% per gli italiani) viene registrata inizialmente come “allontanamento volontario”. Dai riscontri risulta che per gli stranieri si tratta spesso di allontanamenti da istituti o comunità. In Sicilia si registra il maggior numero di denunce di stranieri scomparsi (6.883); segue Campania (1.704) e Lombardia (1.663). Per quanto riguarda gli italiani, la Lombardia è la prima regione per numero di scomparsi (1.637), seguita da Campania (1.221) e Sicilia (1.020).