Roma, Turismo, Operatori Bus: Stop Piano e No Ztl, o marceremo su Roma
“Questo piano non ci piace; lavorare per arrivare insieme a delineare un nuovo quadro di parcheggi e servizi; siamo pronti a marciare su Roma con i mezzi”
"Aumento degli stalli, aree sosta al Circo Massimo e al Vaticano. Liberare l'ingresso al Gianicolo, aumento della sosta da 2 a 3 ore. Revisione delle tariffe 24 ore perché 2.000 euro al giorno è troppo. Nuove aree di lunga sosta, ripristino della sosta sulla salita di via Aurelia Antica e in via Porta Cavalleggeri". E ancora: "Blocco della tariffa, da rivedere al massimo con indice Istat, liberalizzazione dei permessi annuali per le imprese di bus della regione Lazio con lo sblocco dei 1.300 permessi bloccati per il Giubileo". E infine, "Noi non vogliamo più pagare la Ztl".
È una lunga lista di richieste, o meglio di desideri, quella presentata dagli operatori dei bus turistici nel corso di un'audizione alla commissione Turismo del Comune di Roma, riunita per fare il punto della situazione sulla questione. Sul tavolo ci sono le nuove regole che disciplinano la circolazione e la sosta dei bus turistici nella Capitale.
Il M5s sta predisponendo un nuovo piano i cui dettagli non sono ancora ufficiali, ma su cui gli operatori turistici hanno già posato gli occhi. E non sono rimasti contenti. Si parla di una 'stretta' in Centro storico per liberare le zone di pregio della città dagli ingombranti autobus, fonte spesso di traffico e inquinamento, con un contemporaneo potenziamento dei parcheggi di scambio, e una rimodulazione delle tariffe.
"Questo piano non ci piace– ha spiegato, a tal proposito, un rappresentante delle imprese di bus turistici- è una copia di quello del Pd. Il piano si deve modificare, insieme. Ci possiamo dare 2 anni di proroga, con tavoli di concertazione per arrivare insieme a delineare un nuovo quadro di parcheggi e servizi". Se questo non avverrà, ha minacciato un altro rappresentante della categoria, "siamo pronti a marciare su Roma con i mezzi".