“Roma è tutta Roma”, dal Campidoglio un piano per le periferie
Cultura, manutenzione stradale e del verde, cura per le scuole: ecco i dettagli del programma ‘Roma è tutta Roma’
“Roma è tutta Roma”. Questo è il nome del piano del Campidoglio per le periferie romane, presentato dal sindaco Ignazio Marino, dal vicesindaco Luigi Nieri e dagli assessori Giovanna Marinelli (Cultura), Paolo Masini (Scuola, Sport, Qualità della Vita, Partecipazione) e Maurizio Pucci (Lavori Pubblici). Si tratta di un piano con molti progetti e lavori in corso tra urbanistica, manutenzione, opere pubbliche, socialità, cultura, che sarà possibile seguire tramite una mappa interattiva (disponibile qui).
“Da aree marginali a nuove centralità”, ovvero “la periferia al centro”. Così il sindaco Marino definisce l’operazione “Roma è tutta Roma”. Questo perché “al di fuori delle Mura Aureliane vivono circa 2,8 milioni di persone su un totale di 3 milioni”. Quindi, ora si tratta di “dare la giusta rilevanza al 90% dei romani”, continua Marino, dando attenzione ad aree per molto tempo dimenticate, e incentivando interventi sul “manto stradale, marciapiedi, luoghi di socializzazione”. Il piano “mira a restituire dignità alle periferie, perché questo significa restituire dignità a milioni di persone”, facendo “di ogni luogo un piccolo centro” e dotandolo del necessario, “partendo innanzitutto dalla manutenzione ordinaria”.
PIAZZE PEDONALIZZATE COME IN CENTRO. Nel progetto, anche la previsione di 14 piazze – una per ogni Municipio, escluso il I – completamente pedonalizzate. Dell’idea ne aveva parlato qualche tempo fa anche il vicesindaco Luigi Nieri (leggi qui). Con i sampietrini rimossi dalle strade del centro destinate alla viabilità si procederà alla pavimentazione di queste 14 piazze (qui la lista delle piazze).
LE CASE DELL’ACQUA. Acqua liscia o gassata, più fresca della normale acqua di Roma. Il tutto completmente gratis. Si tratta delle nuove ‘case dell’acqua’, un nuovo modello di ‘nasoni’ – le tipiche fontane di Roma – le tecno-fontane di Acea: fontanelle nuove e rivoluzionarie. Roma è “città delle acque” e con le ‘case dell’acqua’ si adatta ai bisogni e agli stili di vita del terzo millennio.
La novità sta nel fatto che le tecno-fontane di Acea ricevono l’acqua degli acquedotti romani – già buona – ma in più la filtrano e la igienizzano, con un sistema a raggi ultravioletti, la refrigerano e la offrono “alla spina”. Si può scegliere tra acqua naturale e frizzante, nonché tra bicchiere e litro. 100 in 3 anni: questo il numero delle ‘case dell’acqua’ che saranno installate sul territorio romano, a partire da subito, a Roma e provincia – di concerto con i Municipi saranno scelti i luoghi dove installare le ‘case dell’acqua’.
Il tecno-nasone ha inoltre porte Usb per ricaricare telefonino e tablet e uno schermo hd sul quale vedere il meteo, leggere notizie sul Campidoglio e sul quartiere, informarsi su lavori e novità Acea.
Secondo Acea si stima un risparmio fino a 130 euro l’anno per una famiglia di 3 persone, grazie al passaggio dall’acqua minerale all’acqua filtrata e rinfrescata. Vantaggi anche in termini di sostenibilità ambientale: a fronte di un’erogazione prevista di circa 60mila metri cubi di acqua ogni anno – stima sempre Acea – si avranno 1.800 tonnellate di bottiglie di plastica in meno, pari a 5.000 tonnellate di CO2 emesse per produrre, trasportare e smaltire le bottiglie in pet.
Riciclo, riuso e riduzione degli imballaggi, dunque. “Ogni anno si risparmieranno 1.800 tonnellate e 40 milioni di bottiglie di plastica. L’installazione delle casette dell’acqua significherà, quindi, oltre che maggiore sicurezza per la qualità dell’acqua e un notevole risparmio per le famiglie, anche un grande vantaggio dal punto di vista ambientale, limitando la produzione di bottiglie con meno petrolio bruciato e meno energia consumata”, dice anche l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale Estella Marino.
LUCI A LED. Nel 2015 si porta avanti il piano Acea ‘Luce pubblica ecologica’, avviato a Tor Sapienza nei mesi scorsi. Entro aprile, in ogni Municipio decentrato, arriveranno circa 2mila lampade a led (leggi qui i luoghi).
Secondo il Campidoglio, molti i vantaggi: più sicurezza per i cittadini, risparmio (Roma Capitale pagherà il 55% in meno per l’illuminazione stradale, un taglio di oltre 15 milioni l’anno), affidabilità (niente manutenzione, più comfort visivo), lampioni ecologici (senza sostanze inquinanti e fatti con materiali riciclabili).
MANUTENZIONE STRADALE.Prosegue anche l’attuazione del piano per le strade di grande viabilità, per l’80% dedicato alle periferie, su scelte concordate con i Municipi (qui la lista), che è possibile seguire attraverso la mappa dei Lavori Pubblici.
Il piano era stato annunciato nei mesi scorsi dal sindaco Marino (qui il video), e ora va avanti con – ad esempio – il rifacimento della pavimentazione e dei marciapiedi sulla Nomentana da piazza Sempione al GRA (inizio lavori giugno 2015); oppure con la manutenzione straordinaria di via Salaria, tratto Aeroporto dell’Urbe – GRA (stessi tempi d’avvio della Nomentana). Prenestina Bis: cantiere completato al 45%, dal 7 marzo conto alla rovescia per la fine dei lavori (leggi qui).
SCUOLE SALUBRI. Attenzione anche ai nuovi alloggi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica, ndr) – sono ripartiti il 26 febbraio i lavori per costruire 31 case in bioedilizia a Lunghezzina; la consegna è prevista entro settembre 2017 – ma non solo. Al via anche il piano per la messa in sicurezza delle scuole, con una nuova segnaletica pedonale e sistemi d’allarme. In corso anche ‘Scuole salubri’, un programma che prevede l’eliminazione di materiali abbandonati e di risulta dagli edifici scolastici.
‘Scuole salubri’ è un piano per asili nido, materne ed elementari, varato nelle settimane scorse dagli Assessorati competenti di Roma Capitale (Lavori Pubblici e Scuola) e dai presidenti dei Municipi. Di concerto con Ama e su segnalazione dei Municipi, è prevista l’eliminazione di materiali dismessi o di risulta da cantine e depositi; pulizia delle aree verdi davanti alle scuole (a luglio e agosto, comunque prima della riapertura delle scuole); derattizzazione; nuovi sistemi anti-intrusione (3 milioni di euro già disponibili, indicazione delle priorità a cura dei Municipi).
Sempre in tema di supporto a scuole e genitori, previsti anche interventi per attività extrascolastiche, con incentivi all’apertura delle scuole fuori orario lezioni. Da giugno, inoltre, nuovi centri estivi in 50 istituti con laboratori di teatro, musica, lingue e sport. Da aprile, online anche il portale degli impianti sportivi di Roma Capitale (di cui l’80% è in periferia) con informazioni, tariffe a confronto e tour virtuali delle strutture.
CULTURA. È ‘Roma Creativa’ (qui la mappa) a farla da padrone nell’ambito della cultura a Roma. Si tratta di un bando che fa delle periferie romane “un museo a cielo aperto” di cultura underground, a fianco e in intersezione con la Roma storica: 40 grandi murales nati in due mesi, a breve nuovi percorsi a base di street art e turismo alternativo. I progetti vincitori dell’avviso pubblico ‘Roma creativa: l’offerta culturale per i nuovi pubblici’ sono stati presentati al Macro di Roma. Le domande arrivate sono state 230, 39 sono i vincitori, per un finanziamento complessivo di 1 milione e 300 mila euro.
Da gennaio a inizio marzo la città intera, dal centro alla periferia, da Corviale a Tor Marancia, da Ostiense a S. Maria della Pietà al parco dell’Appia Antica, da Tor Pignattara a San Basilio e all’Alessandrino, sarà interessata da circa quaranta appuntamenti di musica, teatro, fotografia, danza e cinema.
A caratterizzare il programma (disponibile qui), le arti digitali, la multidisciplinarietà, la valorizzazione del patrimonio attraverso l’uso delle nuove tecnologie, la riqualificazione di spazi pubblici attraverso progetti di arte pubblica e street art, workshop, seminari e percorsi partecipati. Obiettivo dell’iniziativa – nata all’interno del programma Roma d’inverno. La cultura cambia stagione – è coinvolgere nuovi pubblici, consolidare gli esistenti e insieme valorizzare la creatività dei giovani artisti.
‘Roma Grande Formato’, partito lo scorso novembre, si è invece concluso a gennaio 2015. Una serie di eventi hanno visto le grandi istituzioni culturali – Santa Cecilia, Auditorium, Teatro dell’Opera, Fondazione Cinema per Roma, Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea e le Istituzioni Biblioteche – unite per dare vita, tutte insieme, in un programma culturale portato avanti nelle periferie romane e in molti quartieri, da Selva Candida, al Quarticciolo, Ostia, Pigneto, Tor Tre Teste, Battistini, Montespaccato, Tor Bella Monaca, Trullo, Ottavia.
MANUTENZIONE DEL VERDE. È partito il piano potature 2015 che, ancora una volta, guarda con particolare attenzione anche alla periferia. Non più interventi di emergenza, ma di prevenzione, con l’obiettivo di salvaguardare circa 330mila alberi di Roma (qui la mappa). Nuovo appalto da ottobre prossimo con le novità del monitoraggio e del pronto intervento h24.
ROMA CITTA’ PARTECIPATA. Infine, ma non per importanza, la partecipazione dei cittadini. Su Twitter l’hashtag già virale del capitolo partecipazione e ascolto è #ideefuoricentro, per raccogliere spunti, idee e segnalazioni.
In programma anche 14 incontri pubblici (qui il calendario) – uno in ogni Municipio, escluso il I – per dare voce alle proposte dei cittadini sui loro quartieri. Le migliori idee saranno votate sui social network, quelle vincenti diverranno delibere del Campidoglio (con il nome del cittadino autore della proposta), dall’intero percorso partecipativo nasceranno una pubblicazione e un video.