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Roma. Università La Sapienza, ultimato il restauro della statua della Minerva

Sarà svelata lunedì 18 novembre; a breve anche il restauro alla scalinata del Rettorato. La Rettrice: “Simbolo di grande valore espressivo”

Roma si appresta a rivivere un momento speciale: la statua della Minerva, uno dei simboli contemporanei più amati e imponenti della città, sta per svelarsi nuovamente al pubblico con una rinnovata bellezza. Lunedì 18 novembre, l’università La Sapienza rimuoverà le impalcature che per mesi hanno avvolto la monumentale opera bronzea alta sei metri, firmata da Arturo Martini e inaugurata il 31 ottobre 1935. Da allora, questa statua ha troneggiato nel cuore della città universitaria, un’area architettonica dominata dall’impronta di Marcello Piacentini, l’architetto capo e direttore dei lavori, accompagnando generazioni di studenti lungo il percorso formativo.

Il primo restauro nel 1996

L’università La Sapienza, con le sue radici storiche che risalgono alla bolla di Bonifacio VIII del 1303, è il più grande ateneo d’Europa, con circa 120.000 studenti (secondo dati del 2022). La Minerva, simbolo per eccellenza di questo ambiente accademico, non è solo una figura imponente ma un emblema di saggezza e forza che si prepara a risplendere grazie a un intervento di manutenzione straordinaria iniziato tre mesi fa.

Nonostante il restauro più significativo risalga al 1996 – il primo grande intervento da quando la statua fu collocata sul piedistallo – il tempo e i materiali protettivi applicati allora avevano finito per alterare l’aspetto originario della Minerva. Il bronzo, ormai sbiancato e offuscato, aveva perso la sua luminosità naturale, facendo svanire la bellezza della materia e i dettagli artistici che Martini aveva scolpito con cura. Le braccia tese, la sinistra che stringe uno scudo e la destra che alza una lancia con un serpente arrotolato, simbolo di saggezza, erano quasi opache, così come il panneggio delle vesti e il drago alato sull’elmo, che racconta la fierezza e la conoscenza.

Per riportare la Minerva al suo splendore, l’area Gestione edilizia dell’università, guidata da Enrico Bentivoglio, ha orchestrato un intervento di pulizia e trattamento sotto la supervisione della docente di Museologia e critica artistica, Eliana Billi. Il restauro è stato eseguito da una squadra altamente specializzata, diretta da Giovanni Di Benedetto, con i restauratori Stefano Lanuti e Dino Pellegrino al lavoro sul campo, e sotto la supervisione della Soprintendenza speciale di Roma, rappresentata da Mariella Nuzzo.

Polimeni: “Restituito un simbolo di grande valore espressivo”

Billi ha spiegato nel dettaglio le tecniche utilizzate: «Abbiamo deciso di intervenire con una pulizia minuziosa e attenta, utilizzando lavaggi delicati a base di acqua distillata e detergenti non invasivi. L’obiettivo era rimuovere i vecchi materiali protettivi che avevano alterato visivamente l’opera, lasciando però intatta la sua sostanza originale». Dopo la pulizia, sono stati applicati strati di resina acrilica e cera, che hanno donato nuova vita al bronzo, restituendo alla Minerva quel nero-verde intenso tipico dell’ossidazione naturale, pronto a brillare alla luce del sole.

Il risultato è già visibile per chi ha avuto la fortuna di sbirciare nei lavori in corso: una scultura viva, forte, capace di riflettere la luce naturale in modo suggestivo, come se la statua stessa fosse tornata a respirare dopo anni di silenzio visivo.

La rettrice Antonella Polimeni ha sottolineato l’importanza di questo restauro: «Abbiamo voluto restituire alla comunità universitaria e alla città un simbolo di grande valore espressivo. La Minerva non è solo una statua, ma un’icona per migliaia di studentesse e studenti che hanno percorso questo campus. Grazie a questo intervento, abbiamo riscoperto l’arte di Arturo Martini, rivelando dettagli che il tempo aveva nascosto».

In programma anche il restauro al Rettorato

Polimeni ha poi collegato questo lavoro al progetto più ampio di valorizzazione del campus universitario, che include anche il restauro dello scalone monumentale del Rettorato, prossimo al completamento. «La pedonalizzazione dell’area, il recupero delle strutture storiche e l’impegno per la tutela del nostro patrimonio sono esempi delle competenze tecniche e scientifiche che la Sapienza sa esprimere, con una qualità di intervento che riflette l’eccellenza del nostro Ateneo».

Lunedì 18 novembre, Roma e la sua comunità accademica accoglieranno una Minerva nuova, lucente e pronta a ispirare le future generazioni di studenti, rinnovando il legame tra arte, sapere e tradizione.