Roma verso i “rifiuti zero”: l’assemblea capitolina approva
Approvata la delibera che porterà la differenziata al 75% nel 2020, verso il totale riciclo dei rifiuti nella Capitale
È stata confermata oggi dall’assemblea capitolina, con l’approvazione con 21 voti favorevoli e 7 astenuti della delibera 147/2014, la volontà di intraprendere un percorso che porti la città di Roma a sviluppare un sistema di raccolta differenziata che nel medio termine possa arrivare all’obbiettivo cosiddetto “rifiuti zero”.
Le tappe prevedono di arrivare al 65% di raccolta differenziata entro il 2016, e al 75% entro il 2020, assieme ad un minimo del 50% di effettivo riciclo dei rifiuti raccolti. La strategia per raggiungere questi obiettivi è descritta nel testo del provvedimento. Riassumendo si tratta di massimizzare ed estendere la raccolta dei rifiuti porta a porta a tutto il territorio cittadino, distinguere la raccolta e il riciclo dei rifiuti dalle attività di pulizia e decoro urbano e attuare un nuovo sistema di tassazione dei rifiuti, entro il 2015, che sia tarato sulla effettiva quantità di rifiuti prodotta. Assieme a
In più, si prevede di realizzare entro il 2016 un progetto pilota che consisterebbe nel creare centri dove sarà possibile la donazione e/o lo scambio di beni e prodotti prima che divengano rifiuti, già ribattezzati come “centri di riuso provvisori”. I centri di raccolta dovranno essere estesi fino ad averne uno per ogni Municipio. Per vigilare sulla corretta esecuzione del nuovo piano saranno istituiti, inoltre, degli appositi osservatori “verso rifiuti zero”, formati da personale misto -tecnici, amministrativi e rappresentanti della società civile- che, da ciascun municipio, monitoreranno l’attuazione delle disposizioni della delibera, raccogliendo inoltre le segnalazioni e le indicazioni dei cittadini e pubblicando semestralmente o annualmente i dati sui risultati e gli obbiettivi raggiunti.
Con questo piano l’amministrazione cerca quindi di risolvere la piaga della gestione romana dei rifiuti, pensando un sistema di differenziata che, come avviene in alcune città, pensiamo per esempio San Francisco, trasformi i rifiuti non più in un problema bensì in una risorsa, arrivando nel più breve tempo possibile all’obbiettivo zero rifiuti, con un estensione massima della differenziata ed al riciclo totale dei rifiuti prodotti.