Roma, via libera a 14 nuovi impianti rifiuti. Gualtieri: “Salto di qualità”
Dieci Centri di Raccolta, due impianti di digestione anaerobica della frazione organica e due di selezione e valorizzazione di carta e plastica
La Giunta capitolina, nella seduta di giovedì 10 febbraio, ha approvato due delibere relative ai progetti che Ama dovrà presentare ai bandi per il finanziamento di impianti nell’ambito delle risorse del Pnrr. Si tratta di dieci Centri di Raccolta destinati al miglioramento della raccolta differenziata.
Dieci Centri di Raccolta
Essi si troveranno rispettivamente a: Tor de Cenci (Mun. IX); via Wolf Ferrari (Infernetto, Mun. X); La Storta/Olgiata (Mun.XV); SDO–via Tedeschi (Mun. IV); Severini–via Collatina (Mun. V); Corcolle–via Ripatransone/via Petriolo (Mun. VI); Massimina–via B. Chesi (Mun. XII); piazza Bottero (Mun. X); Corviale (Mun. XI).
Gli ultimi due saranno ampliati e potenziati, poiché già esistenti. Gli altri otto sono nuovi. La spesa complessiva è di oltre 32 milioni di euro, di cui 10 finanziati con il Pnrr e i 22 con fondi a carico del Piano investimenti di Ama.
Altri quattro impianti
Sono stati approvati, inoltre, due impianti di digestione anaerobica della frazione organica. Essi si troveranno in località Casal Selce (Mun. XIII) e Cesano (Mun. XV). In aggiunta, altri due impianti di selezione e valorizzazione della carta e plastica, a Ponte Malnome (Mun. XII) e Rocca Cencia (Mun. VI). La cifra per i 4 impianti è di 161 milioni di euro, di cui 123 finanziati dal Pnrr e 38 dal Piano investimenti Ama.
Gualtieri: “Puntiamo a trasformare Roma in una città normale”
Nel merito, è intervenuto il Sindaco, Roberto Gualtieri, che dichiara: “Dopo più di quindici anni Roma realizza moderni impianti pubblici per mettere in campo l’economia circolare e chiudere il ciclo dei rifiuti. Con le due delibere Roma coglie l’opportunità del Pnrr per realizzare impianti green e sostenibili, essenziali per compiere un salto di qualità che ci consentirà di non dover più rincorrere soluzioni tampone, disperdendo risorse pubbliche e caricando di costi eccessivi i cittadini. Puntiamo a trasformare Roma in una città normale, una città nella quale ciò che oggi viene considerato straordinario, diventi ordinaria amministrazione”.
Alfonsi: “Primo passo assai siginficativo”
Anche Sabrina Alfonsi, Assessora ai Rifiuti, commenta: “L’approvazione di questi progetti nel rispetto della tempistica molto stretta imposta dai bandi Pnrr rappresenta il primo, assai significativo, passo in avanti in un percorso complesso che entro pochi anni dovrà portare Roma fuori dalla palude in cui è venuta a trovarsi a causa della mancanza di impianti di trattamento dei rifiuti.
Insieme agli impianti di Acea per il trattamento dei fanghi di depurazione presso la rete dei depuratori di Roma e ad altri tipi di impianti per i quali stiamo portando avanti le valutazioni tecniche, questo lavoro ci consentirà, nel medio periodo, di risparmiare risorse che oggi utilizziamo per trasportare i nostri rifiuti in altre regioni, per poterle dedicare alla riorganizzazione e al miglioramento dei servizi di igiene urbana nella città, con l’obiettivo finale di elevare la percentuale della raccolta differenziata ai livelli richiesti dalla legislazione europea e ridurre il livello della TA.RI. che oggi pesa moltissimo sui cittadini romani a fronte di un servizio non adeguato”.